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Le mie letture

Città aperta di Teju Cole

Città aperta di Teju Cole è uno dei libri più sorprendenti letti in questa prima parte dell’anno. Vi dico fin da subito che non è un titolo che consiglierei a tutti, non è un’opera di letteratura propriamente detta. La trama è risicata, ma non per questo manca di bellezza. Inoltre, la difficoltà della lettura riguarda le molte divagazioni che l’autore espone durante tutta la vicenda anche se tutto rientra nello spirito del libro. A mio avviso è da leggere con calma, ma è da leggere.
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Le mie letture

La gioia piccola d’esser quasi salvi di Chiara Valerio

Di Chiara Valerio avevo inizialmente idea di leggere l’ultimo libro, Almanacco del giorno prima, ma non ero molto convinta del momento. Così ho pensato di andare a cercare tra le origini dei suoi lavori e così mi sono imbattuta in questo titolo, lunghissimo e armonioso, La gioia piccola d’esser quasi salvi edito da nottetempo (si scrive in minuscolo). L’ho preso al volo senza chiedermi di cosa trattasse: il titolo mi bastava. Poi, mi fido di questa casa editrice anche perché pubblica la sempre splendida Milena Agus, della quale ho letto tutto.
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Le mie letture

Scena padre

Mi raccomando, non regalate Scena padre a padri novelli o in dirittura d’arrivo ma alle mamme o a padri di lungo corso. Non perché sia un libro che tratta della paternità duramente, anzi l’approccio è pieno di meraviglia e confusione, di allegria  e riflessione.