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Fuori dai libri

Andar per biblioteche norvegesi

Ritorno in Norvegia (forse non mi sono mai allontanata con la mente) per parlare di libri, in particolare delle tre biblioteche che ho visitato durante il viaggio al Nord. Trattare dell’argomento senza fare confronti determinanti con il nostro sistema bibliotecario, ma come elemento da non trascurare quando si arriva in una nuova città.

Oslo è in grande fermento. Nella zona portuale, in direzione Bjørvika, si sta costruendo una magnifica – un aggettivo riduttivo – biblioteca che sarà in compagnia del Munch museum, anche esso in fase di realizzazione.
Il progetto è ambizioso come testimonia lo scheletro che svetta accanto all’Opera house: a partire dal 2020 sarà la sede della Deichman, fondata nel 1785, attualmente ospitata in un edificio dalla chiara ispirazione neoclassica, a nord della città, la quale ha subito gli attentati del 2011.
Questa tra le tre in cui sono passata ho esplorato meno, tuttavia ho potuto appurare con i miei occhi come il servizio di prestito e restituzione dei libri, e credo anche di dvd, avviene in libera autonomia attraverso appositi schermi dopo inserimento dei dati, l’accesso è esteso fino alle 11 di sera quando i bibliotecari non sono presenti e in genere l’edificio è regolarmente chiuso.
La struttura bibliotecaria della capitale norvegese è ben ramificata, in alcuni casi destinata a utenti specifici.

Prima di lasciare Oslo vi voglio parlare di una biblioteca speciale: la Future library, situata a nord della capitale, a Heggehullet in Nordmarka. Come indica la denominazione ha a che fare con il futuro come custode di presente e passato, in stretta relazione con il bosco, il suo patrimonio verde e i libri. L’idea è dell’artista Katie Paterson  e la sua realizzazione, come la fine, hanno una data 2014-2114: parte tutto da un’istallazione che ha visto il trapianto di alcuni alberi, prima, e la selezione annuale, poi, di un autore che abbia contribuito a lasciare qualcosa alle nuove generazioni, donando un testo inedito alla biblioteca. Hanno aderito Margaret Atwood, David Mitchel, Sjón, Elif Shafak e infine Han Kang. I manoscritti verranno messi a disposizione del pubblico nella “Silent Room”, che troverà casa presso la nuova Deichmann.
Il sito internet è già bellissimo di suoni e immagini vegetali.

Anche quella di Bergen ricorda nel suo aspetto molto la Deichman, in quanto si tratta di antiche ubicazioni, in questo caso specifico di neo-romanico del 1917. La biblioteca ospita una sezione dedicata ai ragazzi tra i sedici e i diciannove anni, disegnata dagli studenti della scuola di architettura della città, uno spazio pensato esclusivamente per loro. Cosa frequente è trovare un piccolo caffè adiacenti alle sale lettura.
Sempre nel quartiere storico è possibile sostare al litteraturhuset, una sorta di caffè letterario, presente in molte città comprese Oslo e Bodø, con annessa una fornita libreria.

Andar per biblioteche Norvegia 2 - interno storie

Andar per biblioteche Norvegia 3 - interno storie

Fortunatamente mi sono tenuta la ciliegina sulla torta al ritorno dalle Lofoten, prima di salutare la Norvegia: la Stormen di Bodø. L’attesa è stata ripagata da una splendida giornata di sole così da restituirmi un ricordo nitido.
Struttura a blocco, grande vetrata che si affaccia sul porto, opera di uno studio londinese che si è aggiudicato il progetto, suscitando l’ira degli abitanti che si auspicavano l’Opera house di Oslo in miniatura. Rientra nel piano Kulturhus iniziato nel 1999 dall’ex sindaco Odd-Tore Fygle per riqualificare la zona.
Disposta su diversi piani, contiene persino una sala concerto, tant’è che le scalinate per i piani superiori ricordano molto quelle dei teatri moderni. Sono due gli aspetti che più mi hanno colpita: leggere su comodi sofà, tavoli e poltrone osservando il mare; il grande spazio adibito ai più piccoli e adolescenti con sale lettura, giochi, materiale visivo, allestito anche con casette in cui leggere e arrampicarsi, che ricordano i rorbu dei pescatori.

Andar per biblioteche Norvegia 4- interno storie

 

Sempre a Bodø in un piccolo centro commerciale in prossimità della biblioteca sono stipate ben due librerie affollate, in coincidenza con i festeggiamenti e le vacanze di mezz’estate. Scenari inusuali da noi, abituati a vedere chiudere le serrande delle librerie, soprattutto le indipendenti.
Ho acquistato Pan di Hamsun con uno sconto di 7 corone circa in meno, una promozione riservata ai clienti iscritti alla newsletter ma la commessa mi ha concesso questo piccolo favore. È anche vero che i tascabili hanno prezzi elevati rispetto ai nostri, tuttavia credo che le librerie indipendenti o di catena abbiano maggiori libertà di gestione e soprattutto un popolo partecipe alla cultura.

 

– Noi norvegesi siamo grandi lettori, – osservò, cogliendo l’occasione, la signora Nygren.
– E grandi chiacchieroni, – mormorò il signor Söderbland.
– Le biblioteche e le librerie di Oslo fanno ottimi affari, – informò la signora Nygren. – Credo che non succeda lo stesso altrove. La lettura è in declino in quasi tutto il mondo. Ma non in Norvegia, mm.

I Lambert delle Correzioni di Jonathan Franzen si trovano in una crociera nella Sala di Lettura non a caso intitolata a Knut Hamsun.

 

Oslo
Biblioteca comunale Deichman
Piccolo archivio storico fotografico

Heggehullet
Future library

Bergen
Biblioteca comunale di Bergen

Bodø
Biblioteca comunale Stormen