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Fuori dai libri

Compiti delle vacanze

Quest’anno ho scelto due colori simbolo per l’estate. Blu e bianco. A dire il vero, il primo mi ossessiona da qualche tempo, nelle sue sfumature più elettriche, Klein, marino.

Perché mi ricorda casa, nonostante non senta particolarmente nostalgia, però mi riporta alle mie radici mediterranee, che coltivo sempre con tenacia. Penso alla quella Grecia in cui non ci sono mai stata, alla semplicità dei paesi pugliesi, al barocco delle architetture antiche, al miele e ai formaggi, alle porte colorate, agli sguardi dietro le tende, ai profili sinuosi o brulli dei paesaggi, all’isola che avvisto dalla costa, le freschezza dei vicoli.

Allora elenco tutti i pezzi di cuore: Eolie, tufo, limoni, Tirreno, Otranto, fico d’india, Scilla, Taormina, Etna.


Questi mesi sono per me righe bianche e blu, come un quaderno per i compiti delle vacanze. Spensierati. Almeno ci provo. Niente consigli letterari, musicali o di qualsiasi altra natura. Ciascuno di noi già saprà cosa fare del tempo.

Ecco la mia lista. E la tua come sarà?

Alzarsi presto o sonnecchiare fino a tardi.
Rabbrividire alla prima onda che lambisce i piedi.
Perdersi in un tramonto.
Collezionare tanto blu.
Fotografare gli istanti.
Mappare isole, fari, coste, sentieri.
Illustrare quaderni e storie.
Ascoltare il silenzio.
Immaginare di avere una coda da sirena.
Fare a meno dei sensi di colpa.
Strotolare i pomeriggi sonnacchiosi in compagnia di attori in bianco e nero.
Tingersi le mani di frutti di bosco.
Cercare freschezza sotto gli abeti.
Puntare gli occhi alla notte stellata.
Incorniciare gli angoli della nostra penisola.
Gustare la vita con responsabilità.
Portare a casa un vasetto di magia.

Buona estate