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Fuori dai libri I piccolini

Giorni d’estate: cosa leggerò e vedrò durante le vacanze

Le liste mi piacciono molto, le compilo e leggo quelle degli altri ma trovo insopportabile quando un libro o una playlist musicale sia categorizzata (per chi viaggia da solo, chi ama la natura…): i consigli dovrebbero limitarsi ad essere tali, senza aggiungere ulteriori attributi se non la possibilità di scelta e di ulteriori stimoli. Perché se non c’è una cosa più bella d’estate è dedicare del tempo per sé stessi, a cominciare dalle letture che intratterranno i giorni di vacanza.
Detto ciò, con allegria ritorno alle mie liste, ciò che leggerò e vedrò nelle prossime 5 settimane, consapevole che la stanchezza mentale è dietro l’angolo e probabilmente fisserò il soffitto piuttosto che sfogliare libri. Per tale motivo non ho voluto esagerare e rincarare la dose.  Mi dedicherò alla letteratura per ragazzi. Devo necessariamente recuperare qualche titolo e questo è il periodo giusto per leggere altro rispetto ai soliti albi, che per quanto semplici nascondono tante insidie interpretative.

 

Libri

Inizio dal più recente. Niente paura, Little Wood! di Jason Reynolds (Terre di mezzo), autore riconosciutissimo di questo genere. Genie ed Ernie, due fratelli newyorchesi, si apprestano a trascorrere un’estate lontani dalla tecnologia, nella casa dei nonni. Ci sono molti nodi da districare, segreti familiari e prove a cui bisogna sottoporsi quando si toccano i quattordici anni.

Nella collana Bur Ragazzi Le avventure del barone di Münchhausen di Rudolf Erich Raspe – lo trovate in molte edizioni per bambini con titoli più o meno simili –, se non erro ha influenzato Il barone rampante di Calvino (qualcuno mi potrà smentire). Karl Friederick Hieronymus è un ufficiale di cavalleria tedesca, è un tipino al quanto sbruffone, vanitoso. Teatro delle sue avventure sono la campagna di Russia e l’Oriente con tutto un catalogo di compagni di viaggio e di situazioni buffe. Ci sarà da ridere.
Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery: sono all’abc, chiedo perdono. Aggiungo solo che del cartone animato trasmesso negli anni ’80 ho visto qualche puntata, mi disturbavano i colori terrigni e il volto severo di Marilla, riuscirò mai a convertirmi alla serie di Netflix?

Intanto prendo un volo per il Canada e infine per l’America con Le avventure di Hucklberry Finn di Mark Twain (Einaudi), il classico dei classici della letteratura americana: ve l’avevo detto che ho lacune come crateri lunari.

 

Film

Non amo le serie, raramente mi ci appassiono, perché mi costringono a un appuntamento fisso che difficilmente manterrei. Preferisco di gran lunga i film. Estate per me significa soprattutto cinema all’aperto in una delle due arene della città, Astra ed Edison: la prima ripropone lungometraggi usciti durante l’anno, la seconda inediti, come il recente Ippocrate di Thomas Lilti.
Mentre attraverso il sito di Raiplay vorrei recuperare qualcuno. L’elenco è lungo, ne ho selezionati diversi, per titolo o trama mi ha suggestionato, come I tempi felici verranno presto di Alessandro Comodin, Il Sud è niente di Fabio Mollo già apprezzato nel Padre d’Italia, Pietà di Kim Ki Duk.
Apro una parentesi. Sempre per i cinefili e non, su Rai5 va in onda un bel programma, The story of film: si parla di cinema ovviamente, di come un regista lo abbia influenzato. Si parte da una scena, si inquadra il movimento di macchina, la colonna sonora e con salti temporali gli omaggi in altri autori.

Giorni d'estate: cosa leggerò e vedrò durante le vacanze- interno storie

Ho vissuto in campagna per anni, ho relegato la lettura al divano o al mare.
L’estate è leggere sotto un albero, con il sottofondo fastidioso delle cicale: quante cose mi sono persa…