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Le mie letture

Playlist di agosto, un’altra estate finisce

«Il 31 d’agosto/ c’è una storia che nasce/ e un’estate che muore», canta Brunori. Anche se oggi è il 30, nessun nuova relazione all’orizzonte (mi basta quel che ho), l’estate sì che mi sfugge di mano, forse così è stato fin da giugno, con il raro ed esasperante caldo acuto, gli improvvisi acquazzoni che tagliavano il pomeriggio. Mancano circa venti giorni all’autunno, ma agosto sancisce la fine della bella stagione nonostante, tra le più rosee previsioni, potremmo avere temperature alte.
L’estate è trascorsa tra amici letterari, qualcuno è ancora con me fortunatamente, ma pur sempre piacevoli presenze. Sono stata una volta solo a una rassegna cinematografia, un’eresia per un’assidua frequentatrice come me di arene estive. Le poche cose sono passate sul piccolo schermo del computer.
In cartellone c’è ancora Lazzaro felice di Alice Rohrwacher. Lo recuperò a una manciata di giorni dall’autunno.

 

I libri
Carissimi Münchhausen, Genie ed Ernie, Huck, Anna eccoci a percorrere le ore trascorse insieme, nei pomeriggi sonnecchiosi di agosto. Ciascuno di voi, a suo modo, mi ha tenuto compagnia allietando la noia e i turbamenti, che in questa parte dell’anno si infittiscono.

Barone Karl, mi hanno dato filo da torcere con le tue strampalate avventure: un estenuante elenco di bugie per dare sfogo al tuo ego. I turchi sono o no tuoi amici? E ha davvero visitato lune e mari? Mi sa che proprio un cialtrone.

Genie e le sue domande rivolte a Google: saprà sempre risponderti? Oltre lo schermo e il wi-fi hai capito che c’è molto da scoprire, fare esperienza diretta, perché tante volte i dubbi si sciolgono all’aria aperta. Anche tu, come Ernie sei stato messo alla prova, una più coraggiosa, che si chiama rispetto altrui.

Ho riso, riflettuto, viaggiato lungo il Mississippi, a cui alcuni hanno attribuito tante simbologie. A me è rimasto la sensazione di una lettura spensierata per certi versi, inaspettata (non ci avrei scommesso mezzo euro su questo libro, lo reputavo semplicemente doveroso). Certo però brilli un po’ meno quando arriva Tom Sawyer. Huck, sei l’avventura, anche rivoluzionaria per quei e questi nostri tempi bui.

Marilla è un po’ meno aspra di quel che ricordavo, nel cartone giapponese veniva fuori una figura austera che aveva suscitato le mie antipatie tanto da indurmi a cambiare canale durante la trasmissione. Però le parole hanno un potere grande, alternativo, riescono a farti cambiare idea. Per fortuna.
Ho imparato da te due insegnamenti preziosi: far buon uso di ogni minuto del tempo e che la speranza ha terreno fertile fin dall’immaginazione.
Cara Anna, accompagnami ancora in quest’ultimo tratto d’estate tra i profumi del basilico e dei fichi, tra la luce gentile e dorata della sera.

 

In ordine di citazione:

Le avventure del barone di Münchhausen di Rudolf Erich Raspe, Rizzoli, 2011
Niente paura, Little Wood! di Jason Reynolds, Terre di mezzo, 2018
Le avventure di Hucklberry Finn di Mark Twain, Einaudi, 2007
Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery, Rizzoli, 2009

 

I film
Quel che visto per lo più tra la fine di luglio e metà agosto. Tra questi il mio preferito è Last summer: minimalista, c’è l’impronta di Igort e Banana Yoshimoto.  Il film di Vinterberg è tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Hardy, in Italia edito da Fazi.

Angèle e Tony di Alix Delporte (2010)
Last summer di Leonardo Guerra Seragnoli (2014)
Via dalla pazza folla di Thomas Vinterberg (2015)
Cloro di Lamberto Sanfelice (2014)

Intanto è tempo delle novità cinematografie del Festival di Venezia.

 

La curiosità 1
Insta Novels è l’iniziativa della New York Public Library, con la collaborazione dell’agenzia Mother in New York: alcuni classici digitalizzati, illustrati e performati per la lettura su Instagram, seguendo il ritmo delle Storie ma con la possibilità di terminare la pagina tenendo premuto il dito sullo schermo. Il primo è Alice nel Paese delle meraviglie con i disegni di Magoz. Seguiranno sempre illustrati La metamorfosi di Franz Kafka e The Yellow Wallpaper di Charlotte Perkins Gilman. Non resta che rimanere sintonizzati.

 

La curiosità 2
Maurizio Carucci, voce degli Ex-Otago, si è messo in cammino per le montagne piemontesi per raccontarle e raccontare gli incontri, le risorse paesaggistiche e naturali. Si chiama Appennino Pop il suo progetto (a breve verrà aperta una campagna di crowfounding per sostenerlo), che l’ha visto percorrere 100 km da Val Borbera, in provincia di Alessandria, in compagnia di un libretto e la cinepresa di Alessandro Scillatani. Perché il risultato è un documentario. Ed io non vedo l’ora di vederlo.

 

La canzone
Plus au sud  di Yann Tiersen (1999)
Ogni tanto mi serve un promemoria: per ricordare le mie origini.