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Fuori dai libri

Artigiani delle parole 2017

Il libro degli errori di Gianni Rodari ha come protagonista Grammaticus, un professore sempre pronto a sottolineare gli errori grammaticali, intrufolandosi nelle conversazioni altrui. Nel racconto Essere e avere, un operaio emigrato all’ennesima correzione sull’uso degli ausiliari, per quanto essere o avere abbia diritto di accompagnare il verbo giusto, la sostanza delle situazioni non cambia, sbotta: «Siamo sempre al paese, anche se abbiamo andato in Germania e in Francia. Siamo sempre là e là che vorremmo restare, e avere belle fabbriche per lavorare, e belle case per abitare». E così il povero Grammaticus apprende un bell’insegnamento: «Vado a cercare gli errori nei verbi… Ma gli errori più grossi sono nelle cose!».

Artigiani delle parole 2017 -

La concretezza dei concetti è fondamentale in tempi in cui la sintesi pare necessaria per adeguarsi ai ritmi frenetici di tutti. Non solo una faccenda grammaticale, ma di capacità espressiva, proprio quella di cui l’operaio parlava nella storia appena citata.
Con queste premesse si è svolta sabato 7 ottobre, alla Cascina Cuccagna, a Milano, Artigiani delle parole, a cura di Langue e parole, una giornata formativa intorno alla scrittura e alle parole. Intorno si costruiscono belle occasioni di confronto, dove c’è sempre da imparare. Lezioni significative per migliorare l’approccio lavorativo nell’ambito della scrittura appunto.
Quattro incontri molto partecipati condotti da Elisa Tassara, Annamaria Anelli, Silvia Pareschi, Lodovica Cima, durante i quali ciascuna ha affrontato la traduzione, l’importanza di evitare frasi fatte, la creazione di contenuti interessanti attraverso i social network, la scrittura per bambini; tavole rotonde per piccoli gruppi, una sorta di consulenze più specifiche su alcuni temi affrontati durante la mattinata.

L’intervento di Annamaria Anelli, non lo nascondo, è stato il più coinvolgente e illuminante, legato alla attività pratica di scrittura, nel mio caso del blog. Una discussione al quanto preziosa che ha messo in luce i molti difetti della comunicazione odierna, l’ abbondanza di cliché narrativi, testi vuoti ma pieni di termini privi di significato, inadeguate espressioni scontate: insomma molta forma e poca sostanza. Annamaria ha il piglio dell’insegnate, molti sorrisi e competenza. Gli esempi che propone fanno riflettere sull’effettiva questione della lingua italiana, su come venga svilita da chi lavora nei mass media. Non si parla di giornalisti, ma di chi ha che fare con le agenzie di comunicazione, aziende, settore immobiliare.
A tal proposito, quanto mai utile il suggerimento del Dizionario delle collocazioni (Zanichelli): a ciascun termine è assegnato un pertinente corredo di verbi e aggettivi così per non cadere nella trappola delle ovvietà e inesattezza.

Artigiani delle parole 2017 -

Sintetizzo così la giornata, ricca di spunti e incontri anche a portato oltre alla conoscenza della brigata di Langue e parole, anche di Celeste di Una stanza tutta per me e Lorenzo della Tata maschio, nonché autore di La finestra, il suo ultimo libro per Verba Volant Edizioni, con i quali abbiamo parlato di libri ed editoria.
Un saluto speciale a Irene, tutti la chiamano Nene.

Artigiani delle parole 2017 -

È un soleggiato sabato d’autunno, un cielo limpido che ti fa dimenticare che presto le ore di luce saranno una manciata, che indosseremo i cappotti. Milano è languida mentre sul finire del pomeriggio corro alla stazione per prendere il treno verso casa.

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