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Fuori dai libri

Per i sentieri sostenibili con gli asinelli

Manca solo il mio racconto di viaggio. Vi avevo accennato che il 11 e il 14 settembre sarei stata in Liguria, sono stata invitata da Simone di Letteratura rinnovabile in qualità di blogger per raggiungere in cammino il Festival della comunicazione di Camogli. Per chi non conoscesse questa realtà, sono quelli del Giro d’Italia in 80 librerie e di Letti di Notte. Le attività non si fermano qui: sono partite dallo scorso fine settimana le Letture bendate e la prossima sarà tappa Brescia. Stay tuned, non si dice così? I protagonisti assoluti, nonché fedeli compagni d’avventura, sono stati gli asinelli di Massimo Montanari,– asinaro e nome già noto, autore di filastrocche che spero di leggere presto Gastone, Ginevra e Romina (la mia preferita perché mi ci ritrovo nelle dimensioni nonostante l’aria da snob) – i quali si sono rivelati una scoperta entusiasmante.
A Santa Margherita ligure, il gruppo ha cominciato a formarsi piano piano prima di iniziare il percorso vero e proprio: la fotografa Lucia Baldini; la giornalista Alessandra Beltrame; Carlo Capra che ci ha accolto nell’Ostello Colombo e si è premurato di farci trovare ristoro presso il Mulino del Gassetta, Agririfugio Molini; e in serata Marco Zapparoli, editore di Marcos y Marcos.
Sono stati tre giorni di camminata per i sentieri del parco di Portofino, un’esplorazione di un territorio a me sconosciuto (la mia si fermava alle Cinque Terre!). Prendo in prestito la cartina del parco per indicarvi con una x le mete del nostro percorso.
Con la nostra guida Claudio ci siamo addentrati nei boschi e nei borghi incastonati nel paesaggio, spettatori silenziosi di continui passaggi. L’interno profuma di verde e di fresco, il sole filtra debolmente ma i giochi di luci e ombre sono degni della migliore arte. Ho perso la cognizione del tempo, un po’ meno della fatica e mi sono rinvigorita guardando il mare, che ha sempre il suo fascino, soprattutto per me che me lo porto in eredità nel nome e nel DNA. È incredibile non rendersi conto come l’acqua turchese sia a due passi e credersi invece lontani dalla costa, immersi nella macchia mediterranea e nei lecceti. Le mie parole non saprebbero descrivere questo angolo di vita, lontano dal clamore e dalla più patinata città di Portofino. San Fruttuoso sembra un’apparizione, si rivela lentamente, sembra una cattedrale nel deserto e il mare l’abbraccia. A Semaforo Nuovo gli occhi hanno tentato di raccogliere tutta la Liguria, dalla Palmaria a Imperia, da questo speciale punto d’osservazione. Romina si è incantata di fronte a questa meraviglia.

A Camogli saremmo dovuti arrivare con nostri amici a quattro zampe, ma la direzione del Festival non ha approvato, forse perché avremmo avuto più risonanza dei loro incontri. Gastone, Romina e Ginevra si sono presi una pausa e noi abbiamo proseguito il nostro viaggio in direzione della città colorata, dove hanno avuto luogo il workshop Sentieri sostenibili: alla scoperta delle reti nel territorio. Natura, cultura, comunicazione (la nostra iniziativa ha avuto un ruolo centrale) e il Rotolibro, il laboratorio per bambini di Isabella Christina Felline.
In seguito, siamo stati raggiunti dall’assessore alla Mobilità del comune di Vasto Marco Marra, dallo scrittore Marco Vichi, dal giornalista Daniel Tarozzi e da tanti altri, partecipando l’indomani al percorso conclusivo.
«Lenti ma presenti» è il motto di Massimo, che ne ha fatto una filosofia di vita. Quindi, camminare con lentezza: osservare il paesaggio, relazionarsi con chi ha intrapreso il cammino e con chi incontrerai per caso. Incontri che si sono rivelati sempre una grande festa e hanno suscitato molta curiosità. Gastone, Ginevra e Romina ci hanno accompagnati durante il nostro trekking, animali attenti ti guidano seguendo i tracciati migliori. Inoltre, domenica sono stati maestri di un seminario che ci ha permesso di conoscerli meglio: sono affidabilissimi, ubbidienti, buffi e pronti al contatto fisico. Nella foto potete notare come la titubanza della bambina si sia sciolta in un sorriso.
Raccolgo un arcobaleno di sensazioni, momenti e ricordi di quattro giorni intensi e belli. Anche se ho avuto difficoltà a svelarmi, ma vi assicuro che è stato così. Ringrazio Simone e gli altri compagni di viaggio per questa occasione, per avere conosciuto il mondo degli asinelli e tanti volti, per aver fatto circolare aria pulita nella mia stanza.
Ho tracciato i confini di questa esperienza una volta tornata a casa: mi sono portata un fagotto di positività…
Cari amici di Letteratura rinnovabile, nel frattempo mi alleno per il prossimo cammino!

Gli indirizzi utilissimi:

Letteraturarinnovabile, artefice del progetto;
Asinomondo,
per conoscere questi amici a quattro zampe;
Parcodi Portofino, un bellissimo angolo nascosto;
AlessandraBeltrame, per un resoconto più puntale su questa esperienza.