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Fuori dai libri Le mie letture

Playlist di gennaio, facciamo che l’anno inizia a febbraio?

È tutto da scrivere, pensare, progettare: Gennaio è stato intenso, soprattutto in male – vedi influenza, situazioni che si stabilizzano –, non sono stata al cinema ma sto solo completando la seconda stagione di The Crown su Netflix; ho persino rimandato le lettere di Virginia a un periodo decisamente più disteso.
Facciamo che l’anno inizia domani?

I libri
Alcune letture che mi sono trascinata dall’ultima parte dell’anno hanno quasi del tutto assorbito gennaio, per tale motivo sono riducono a due.
Le prime 100 pagine di Tre piani di Eshkol Nevo sono state scorrevoli, quasi non me ne sono accorta, anche quando ho proseguito insonne con la febbre alta. Tuttavia, fino a quel punto non sono riuscita a farmi un’opinione precisa. Quando ho iniziato la terza parte non più inquadrato la storia, non perché non sia chiara fin dal principio e originale persino l’idea di proporre metaforicamente la struttura freudiana della personalità – Es, Io, Super io. Non so spiegare cosa non mi colpisce di questo libro, c’è qualcosa che non va. L’ho terminato solo per conoscere la fine.
Aspetto l’interpretazione di Nanni Moretti.

Jules Verne e un’avventura nei ghiacci del Polo Nord che vede un padre alla ricerca del figlio disperso nella precedente spedizione. La Giovane Ardita solcherà i mari artici e non mancherà di avere i suoi grattacapi tra gli stessi dell’equipaggio.
È un libretto che occupa la lettura giusto qualche ora, una cronaca diretta, al tempo stesso un manuale del perfetto marinaio.
Le parole in esergo, dello stesso Verne, fanno capitolare qualsiasi lettore:

Il mare è tutto. Copre sette decimi del globo terrestre.
È l’immenso deserto dove l’uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé.

 

Tre piani di Eshkol Nevo, Neri Pozza, 2017
Un inverno tra i ghiacci di Jules Verne, Nuova Editrice Berti, 2015

 

La curiosità
Più che altro è darvi notizia degli splendidi collage di Naive_m: illustrazioni e foto vintage a volte racchiusi in scatoline di latta: sono storie speciali.

 

La canzone
Sæglópur dei Sigur Rós (2005)