In chiusura di maggio ci sono accordi di colori e una lettura che vi fa volare in Francia, e più precisamente al Louvre di Parigi. E mentre siamo in fila alla biglietteria, Michela propone dei cestini primaverili pieni di profumi e sapore.
Bruno. Il bambino che imparò a volare è un ritratto appassionato e gentile di un piccolo uomo che vinto con la sua personalità creativa. Nadia Terranova e Ofra Amit raccontano (per Orecchio acerbo), – attraverso disegni leggeri e sospesi, in volo, quasi di ispirazione chagalliana e poche pennellate di parole –, la figura di Bruno bambino, prima e adulto, poi. Un letterato che ha sofferto per le ingiustizie della guerra e della società, ma ha saputo trarne forza nella sua breve esistenza.
L’ho sfogliato e ammirato durante la mostra Sfogliare stanze per omaggiare le edizioni Corraini e la sua storia di grafica e libri, solo qualche mese fa è ritornato sugli scaffali fresco di ristampa il libro di Anouk Boisrobert e Louis Rigaud. Come si fa a resistere difronte a tanta meraviglia? Oceano è un pop-up di quelli bellissimi che piacerà davvero a tutti.