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Le mie letture

#Fingerbook – La spiaggia di notte di Elena Ferrante

Carissimi, ultima recensione prima della pausa estiva e tema di Fingerbook. Prima di augurarvi buon riposo e buone lettura, vi informo che l’attività del blog riprenderà il 25 agosto, mentre questa rubrica torna il 10 settembre. Comunque, manterrò sempre attivi i miei account Facebook, Twitter e Instagram e per chi volesse può scrivermi mail lunghissime. Speravo che Michela ci sorprendesse con una ricetta adatta anche ai bambini ed ecco dei golosi quanto rinfrescanti Frozen banana pops. Cosa sono? Andate sul suo blog! Una delizia che ben si adatta ai pomeriggi estivi e al libro che ieri vi avevo anticipato, La spiaggia di notte di Elena Ferrante (e non aggiungo aggettivi, tanto sapete cosa penso di lei).

La scrittrice napoletana si cimenta con la fiaba, con il linguaggio semplice e diretto dei più piccoli ma rivolta anche agli adulti. Inoltre, La spiaggia di notte è corredata da magnifiche illustrazioni, opera di Mara Cerri, che condivido con voi.

Per chi l’avesse letto, vi ricordate la bambola della Figlia oscura? Elena Ferrante l’ha fatto rivivere in una fiaba estiva come testimonia il titolo. Anche se nel precedente libro, la bambola era oggetto di un furto e non di una dimenticanza. In poche pagine si condensano i temi dell’abbandono, la paura dell’oscurità e l’ambiguità nel riconoscere il cattivo dal buono, che fanno da sfondo a tanti racconti infantili.

Celina è la bambola di Mati, una bambina di cique anni, diffida degli adulti, ne ha avuto le prove. È estate, una famiglia trascorre le vacanze al mare. Un giorno il padre di Mati le regala un gatto, Minù, e Celina, è presto messa da parte per il nuovo compagno di giochi.
Al tramonto tutti si apprestano a tornare a casa, ma la bambola viene dimenticata sulla spiaggia. Celina sa bene che all’imbrunire ci sono da temere il Bagnino crudele che canta allarmanti filastrocche – Apri la bocca/ Mangia la cacca/ Bevi la piscia/ Bevila liscia/ Niente parole/ Solo tagliole/ Senti che pace/ Se tutto tace – e il Grande Rastrello dagli «orribili denti di ferro, lucidi per l’uso». I suoi occhi e la sua furia nel scovare gli oggetti non promettono nulla di buono.
Presto scende la sera, Celina si troverà in compagnia di Cavalluccio di plastica, Penna Biro, Tappo di metallo e di tutti gli oggetti abbandonati dopo una giornata al mare, dovrà affrontare il buio e le cattive intenzioni del Bagnino e del Rastrello.
Celina è una bambola speciale, ha le parole dentro e parla. Quando l’uomo se ne accorge con un Amo le sfila le parole per venderle al mercato delle bambole. Celina è angosciata: «Ho perso per sempre il mio Nome che mi ha dato Mati. Ora sono una bambola senza Nome». La notte è lunga e la bambola ha un unico desiderio, tornare dalla sua Mati per riappropriarsi della loro quotidianità e del loro linguaggio segreto.
È Celina a narrarci la sua storia, ha riavuto tutte le parole, ascoltiamola in silenzio.

Buone vacanze!

Titolo: La spiaggia di notte
Autore: Elena Ferrante
Editore: Edizioni e/o
Pagine: 40
Anno di pubblicazione: 2007
EAN: 9788876417948
Prezzo di copertina: € 13,00

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