Il ritorno a casa per le vacanze – estive o natalizie – genera confusione, fatico a ritrovare gli spazi che un tempo erano miei; coincide con il riabituarmi a dinamiche che per buona parte dell’anno dimentico e che non si accordano ai miei ritmi.
Sono quindi spodestata dalla mia vecchia camera, quella in cui ho dormito, pensato, letto fino a diciannove anni, diventata oramai regno di mio fratello e costretta a comodini di fortuna come un mobile o una robusta cassetta di legno in grado di ospitare momentaneamente i miei averi. Pochi. Pochissimi. Essenziali.
Tag: Comodini
Comodini – Scratchbook
Scratchbook alias Maria è ironica, pungente e paladina dei racconti, se americani ancor meglio. Devo imputare a lei la mia conversione a tale genere, prima faticavo molto: nella brevità dello spazio non riuscivo a incastrare le mie coordinate. Quest’anno ne ho letti di molto belli, ma questa è un’altra storia.
Maria cura un blog letterario e “governa” un gruppo virtuale di lettori, gli Scratch Readers, che discute di libri e questioni letterarie, tanto che è in atto una maratona shakespiariana (ancora in atto): trovate tutte le informazioni sul suo spazio.
Nel frattempo leggiamo cosa ha dirci riguardo le sue letture. Giugno si chiude con il suo interessantissimo comodino.
Manuela che si firma Ophelinha Pequena è l’anima sognante di Impressions chosen from another time, blog che parla di letteratura, poesie, libri. L’ho conosciuta in uno di questi circoli letterari virtuali, scambio di opinioni e sentimenti, di letture e tracce di vita. Ama smisuratamente Londra e il mare, due elementi che le mancano molto. Potrei definirla una Jane Austen contemporanea, impegnata a sorbire tazze di tè e ascoltare Leonard Cohen, ma il suo blog nasce sotto il nume tutelare di Sylvia Plath.
Ecco il suo comodino.