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I piccolini Le mie letture

Playlist di febbraio, viaggiare con occhi aperti

A novembre il mio compagno si è recato in Cina per lavoro. Sapeva fin dall’inizio che sarebbe stato in contatto con un collega della sede cinese. Dopo il lavoro cenavo insieme. Quel ragazzo si premurava di documentarsi sul menù prima di varcare la soglia di qualsiasi ristorante, per evitare disguidi. E così davanti a piatti succulenti si sono conosciuti. Non sono cura e rispetto altrui? Non significa questo abbattere i pregiudizi? La cena è stata un’occasione per avvicinarsi a un’altra cultura senza alcun pregiudizio. Ero più contenta del mio compagno per questo incontro.

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Le mie letture

Playlist di dicembre, sul quaderno del 2018

31 dicembre cala la serranda dell’anno, fuori l’aria frizzante dell’inverno, l’euforia delle luci e dei brindisi. Tra le bollicine le speranze per i prossimi 365 giorni.
Sono sempre restia a fare bilanci, a meno che non incidano con gravità sulla mia vita, perché proprio non comprendo il senso di ulteriore frustrazione. Alle promesse ci credo. In passato sono riuscita a manternerle, tranne in un momento di crollo emotivo che mi ha attanagliata qualche mese fa. In questo caso sono venuta meno alle mie parole, a mia discolpa dico che ho fatto un buon lavoro su me stessa. Dimentico quei minuti.
Se poi ci sono piccole felicità è bene assaporarle. Posso scrivere sul quaderno del 2018:

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Le mie letture

Su al Nord: il Natale a casa di Tove, Astrid e Selma

Nelle moderne festività invernali il Natale è stato molto influenzato dai riti nordici (persino religiosi) più che da quelli cattolici: in particolare confluiscono i simboli del solstizio d’inverno e certi e del paganesimo. L’attesa dei regali, le luci, i profumi pungenti e golosi, la cura per gli affetti. Uno spirito in qualche modo rispolverato da una certa pratica hygge.
Il Natale è stato oggetto di narrazione, dalle fiabe ai saggi, tradizione di certa letteratura soprattutto inglese. Ma dal Nord, che alimenta il nostro immaginario, tre scrittrici scandinave, Tove Jansson, Astrid Lindgren e Selma Lagerlöf, maestre del racconto breve, hanno dedicato molte righe alle atmosfere festive – che siano modeste, lungimiranti o strampalate – sono comunque dense dall’aura magica di questi giorni.