A vederla Giulia è una bambina come tante, occhi limpidi, niente nastri tra i capelli lunghi appena sopra le spalle, in mano delle matite colorate. Si muove timorosa tra i banchi. È tutto nuovo: compagni, aula, il corredo obbligatorio di matite e quaderni. Anche il vaccino.
Il suono della campanella le pare liberatorio. Fuori l’attende la nonna.
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Resistenze
