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Le mie letture

La famiglia Karnowski di I.J. Singer

La famiglia Karnowski non ha bisogno di presentazioni, è un classico della letteratura internazionale riproposto da Adelphi, sul quale buona parte dei lettori hanno avuto modo di confrontarsi.
Israel Joshua Singer traccia uno straordinario affresco di quasi un quarantennio di Storia europea, che pone al centro di famiglia di commercianti ebrei trasferitesi dalla Polonia in Germania, per raggiungere gli Stati Uniti.

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Le mie letture

Io non mi chiamo Miriam di Majgull Axelsson

Solitamente evito libri e film sull’Olocausto e sulla Seconda guerra mondiale non perché sia una negazionista, perché non riesco a sostenere tutta quella tensione, quel peso. Non solo i dubbi su una tragedia così grande, ma tanta crudeltà difficile da comprendere.
Persino la proiezione, quest’estate durante una rassegna cinematografica, del drammatico Il Figlio di Saul, non ha giovato al mio pensiero, tanto da ripromettermi di starmene lontana per un po’ da questo filone. Promessa non mantenuta.
Quando mi sono avvicinata a Io non mi chiamo Miriam (Iperborea) ero titubante, credevo erroneamente che avrei lasciato a metà la lettura. Ma i nordici sono capaci di raccontare qualsiasi aspetto della vita umana senza eccedere nell’orrore.

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Le mie letture

Dizionario affettivo della lingua ebraica di Bruno Osimo

Adoro i dizionari letterari, da me considerate liste un po’ più elaborate, quelli che nascondono sempre storie bellissime quasi con leggerezza. E in quanto portatrice insana di liste e dizionari non potevo sfuggirmi l’ultimo libro di Bruno Osimo, Dizionario affettivo della lingua ebraica (Marcos y Marcos).