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Diario di bordo – Porto è un azulejo, Coimbra è bianca

Il mio diario lusitano inizia da qui.
Porto è un azulejo. Non mi riesci etichettarla diversamente. Dopo aver visto Lisbona, posso affermarlo con certezza. È il suo marchio di fabbrica: motivi e colori rivestano i palazzi antichi, che purtroppo negli anni precedenti sono stati abbandonati e i segni sono tutti in bella mostra.Diario di bordo - Porto è un azulejo Coimbra è bianca - Sao Bento 1 - interno storie

La prima foto di Porto è la stazione São Bento: gli azulejos, circa 20 mila, raccontano sprazzi di storia portoghese – l’ingresso in città di re João I e della futura sposa Filippa di Lancaster, Enrico il Navigatore che conquisterà Ceuta, la battaglia di Arcos de Valdevez –, mentre gli affreschi superiori la storia dei mezzi di trasporto fino all’avvento del treno. È un museo anche solo per affluenza.
Da qui ho preso il treno alla volta di Coimbra.

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Ma andiamo con ordine.
Porto è un cantiere a cielo aperto, si sta facendo il vestito. Sono in ristrutturazione buona parte degli edifici: è ormai cosa nota che ciò ha posto il problema dell’aumento degli affitti (lo stipendio medio si aggira intorno agli 800 euro) e degli sfratti forzati a favore del soggiorno mordi-e-fuggi. Bisogna prendere atto di una politica incentrata sugli investimenti a scapito della popolazione, dopo anni di torpore e crisi economica.
Comunque c’è effervescenza nelle vie, nei piccoli concept store, nei giovani locali che portano al Douro. È effervescente il lungofiume – Ribeira – preso d’assalto dai turisti, le cantine ordinate e se guardi verso l’alto d’acciaio Dom Luiz I incute timore. La città è attraversata da sei ponti, di cui uno è targato Eiffel. Seguendo il Luis I – da percorrere su due livelli – si arriva al Monastero da Serra do Pilar, che offre una vista sulla città che si tinge d’oro al tramonto, come il Miradouro da Victoria ma dalla parte opposta.

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Torre dos Clérigos, da andarci nel pomeriggio, alta 75 metri svetta su una Porto a 360 gradi, il cui nome è legato all’italiano Nicola Nasoni e che ha definito l’architettura della città: «cresciuto ed educato fra maestri di un’altra lingua e un altro modo di pensare, venne qui ad ascoltare che lingua si parlava profondamente nel Nord portoghese, e poi la trasferì alla pietra», scrive José Saramago in Viaggio in Portogallo.
Lo stesso Nasoni ha messo mano alla cattedrale (Sé), la cui ampia terrazza offre un ulteriore sguardo su Porto ma la chicca è il suo bel chiostro di azulejos che si diramano fino al piano superiore. La maggior parte degli edifici religiosi, in particolare le chiese do Carmo e Capela Das Almas, si vestono di azulejos bianco e azzurro, quest’ultima anche all’interno.
La Sala della Bolsa, in stile neoclassico e adibito alle contrattazioni tra commercianti, fu completata ben dopo 50 anni dalla sua edificazione (1842); da prenotare la visita per orario e lingua con un po’ di anticipo. La Sala araba, ispirata all’Alhambra di Granada, è la sorpresa finale.

Diario di bordo - Porto è un azulejo Coimbra è bianca - Sala araba - interno storie
Il Mercado do Bolhão, attualmente è in ristrutturazione, ha una sede temporanea, forse più ridotta. Fare un giro, anche per acquistare qualche prodotto come pesce (evitate i molluschi), pane, verdura è comunque un modo per conoscere un luogo.
La libreria Lello merita un capitolo a parte, l’affronterò presto. Lascio qui due indicazioni: è diventata un’attrazione turistica, complice la Rowling, tant’è che si paga un biglietto d’ingresso. Acquistatelo online (potete detrarlo con l’acquisto di un libro) per evitare una coda anche di due ore. Gli zaini e le borse voluminose verranno custoditi nei depositi vicino alla libreria.

Porto ha un fascino dimesso, quasi si accorta solo da poco della sua reale ambizione. Le vie si allargano per raggiungere il fiume, si restringono nei pendii come sentieri di montagna tra gli azulejos e il granito, dettagli di un itinerario da imbastire passo dopo passo.
Ho salutato la città sorseggiando un porto.

Coimbra è un colpo al cuore. Diversa da Porto e da ciò che mi aspetterà nella capitale. Così solitaria, dalle geometrie più pulite, dal bianco accecante fuori dal tempo, lontana dalle città maggiori. È una modestia apparente, perché gli interni dell’università più antica del Portogallo rivelano tutt’altro.
La piazza che permette di accedere al cuore di Coimbra respira sotto la presenza di Dom João III, che la domina.

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Diario di bordo - Porto è un azulejo Coimbra è bianca - Biblioteca Joanina - interno storie
Il complesso universitario racchiude e concentra tanta meraviglia, tra cui la Capela de São Miguel e la Sala dos Capelos, con i suoi ritratti di sovrani e rettori, farà di accesso alla sala dei libri antichi, una parte considerevole del patrimonio culturale, una premessa alla Biblioteca Joanina, la quale non sarà possibile fotografare. Meglio così altrimenti diventerebbe uno spettacolo teatrale senza attori protagonisti, come la libreria Lello. Chi ci andrà si stupirà di queste tre sale di 250 mila volumi del XII secolo in poi e del barocco che è la garanzia artistica del Portogallo.
Nel museo da ciência tra strumenti del mestiere, raccolte botaniche, fossili, pietre rare provenienti dai viaggi passati spicca un maestoso scheletro di balena.
Arrivare presto è un obbligo, perché alle 11 si rischia la coda per la biglietteria.
I ritmi si fanno più lenti e non è raro imbattersi in un matrimonio. È bello perdersi tra le vie più silenziose, inerpicarsi per scoprire angoli nascosti. Trascorrerci qualche ora è piacevole. Un po’ ricorda la Provenza o certi villaggi assolati spagnoli: qui mi trovo decisamente a mio agio.

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Viaggiate con gli zaini, i trolley sono scomodi per salire le strade portoghesi, ancora di più a Lisbona.
 
Informazioni utili Porto
Porto and Noth
Ufficio del turismo di Porto
Dove mangiare (più che mai a Porto è necessario prenotare) ma trovate proposte di ogni genere:
Cantina 32
Mercearia das Flores
Per il brunch Do Norte Cafè (il mio posto preferito per gli arredamenti montani)
Da consultare anche Oporto cool per negozi e ristoranti
 
Informazioni utili Coimbra
Ufficio del turismo Coimbra
Se è una meta di passaggio alla stazione di Coimbra B c’è un deposito bagagli
 
Bibliografia:
Portogallo di AA.VV., Feltrinelli – Rough Guides, 2014
Viaggio in Portogallo di José Saramago, Einaudi, 2005 (fuori catalogo)

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