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Fuori dai libri

Collage. Il lettore

Tempo di libri a Milano, Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e a maggio il Salone di Torino: gli elementi ci sono tutti per rispolverare uno degli ultimi titoli della Nuova Editrice Berti, Leggere a caso. Virginia Woolf chiama in causa il lettore e il suo potere di scelta. Proprio di questo si tratta. Del ventaglio di possibilità che ha disposizione: generi, autori, proseguire o interrompere la lettura.
In un’Italia che non legge – evito di riportare le statiche dell’Istat perché difficilmente troveremo delle sorprese –, fiere e festival letterari sembrano quasi un paradosso. Eppure sono sempre frequentatissimi. Inspiegabile. Anche se bisogna pur dire che in questi eventi, nonostante i buoni propositi, spesso si celebrano più i personaggi che le parole.

Collage di aprile, in occasione della Giornata del libro, omaggia la figura del lettore, forza vitale del mondo editoriale, tra leggerezza e qualche strano fenomeno da baraccone. Una piccola rassegna stampa, o meglio curiosità, sulla lettura. Non  trattandosi di cronaca o di attualità che ha implicazioni percepibili è complicato scovare articoli piuttosto recenti, pur essendo un tema dibattuto, basta pensare alle tante diatribe relative sul futuro del libro (ebook contro cartaceo) o il cosiddetto blocco del lettore, argomenti che eviterò come la peste.

 

  • Daniel Pennac in Come un romanzo ha stilato i diritti del lettore. Ma il divertente Manifesto dell’illustratore Grant Snider che include tante situazioni esilaranti, come usare il libro per ripararsi dalla pioggia o isolarsi nel bel mezzo di una conversazione, non è da meno, non trovate?

 

  • E chi legge per professione si muove con disinvoltura sulle pagine quando rientra a casa? «Pagina 99» ha dato voce ad alcuni addetti ai lavori i quali confessano la loro dimensione intellettuale e privata, tra piacere perduto e nuovi rituali.

 

  • Su «Internazionale», Guido Vitiello, cura una rubrica settimanale dedicata ai quesiti del lettore (io li chiamerei disturbi) – dubbi, stramberie:dalla disposizione di libri alla bulimia libraria, alle collezioni di segnalibri –, tentando di ridimensionare il sintomo – non a caso si definisce bibliopatologo –, di queste moderne malattie letterarie.

 

 

  • Catapult, gruppo editoriale americano che include case editrici e rivista letteraria finanziato da Elizabeth Koch, ha preso la letteratura come missione di vita. «IL» indaga questo strano fenomeno di «mecenatismo social-magazine-scuola-editing pagato-pubblicazione di libri-acquisto di libri». Francesco Pacifico mette in luce la mercificazione della letteratura, puntando sugli emergenti in cerca di gloria e sul lettore, utente finale di una catena alimentare priva di nutrimento.

 

Allora, sì che il lettore ha un potere. Quello di non lasciarsi abbindolare.

(Difficile trovare oggetti grigio salvia.
Ancora della Nuova Editrice Berti Passaggi di Émile Ollivier.
Collana fatta dalle mie mani santissime.
Matita occhi Shaka.)