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Fuori dai libri

Copertinario 2020

Prima di pubblicare questo articolo avrò ispezionato la mia libreria un centinaio di volte, ogni giorno all’improvviso sbucava fuori un libro scombinando la mia lista. Di cosa parlo? Delle copertine del 2020 che più mi hanno colpita, quelle che sono entrate in casa. Tante, davvero notevoli, le ho apprezzate sul web e le ho menzionate alla fine.

Giudico un libro dalla copertina? Certamente, è una prima presentazione al lettore che non può essere trascurata. In tempi in cui i social sono uno dei canali più immediati per raccontare storie, l’impatto grafico è importante per evocare un legame tra la narrazione e il titolo.

In alcuni casi sono riuscita a reperire notizie sulla genesi delle immagini.

Dunque, le mie copertine del 2020.

Dovrei prendere in blocco il catalogo di Iperborea e citare i titoli pubblicati nel corso dell’anno, ma mi limito a due. The secret place di John David Avendaño, per La moglie del colonnello di Rosa Liksom, sottolinea la dimensione panica che si respira tra le pagine dolorose e crudeli, in particolare quando la protagonista trova la completa integrazione con la natura lappone. La copertina di Leggende groenlandesi a cura di Bruno Berni, illustrata da Federica Bordoni che si è occupata delle immagini interne, si riferisce alla Balena e l’aquila che sposarono due bambine.

Per restare nell’ambito selvatico, La signora trasformata in volpe di David Garnett (Adelphi) apre a una scena invernale: un paesaggio appena accennato, le impronte sulla neve e poco più in là il profilo di una volpe che scruta la collina poco distante e il profilo di un uomo. L’illustrazione risale al 1936, creata per Men of Concord di Henry D. Thoreau dall’americano Newell Convers Wyeth.

Ritroviamo ancora Thoreau. Una passeggiata d’inverno che La Nuova Frontiera riporta in libreria, insieme a Camminare, si veste della matita di Rocco Lombardi che ritroviamo anche all’interno del volume.

Effettivamente la copertina di Fungarium, con la collaborazione di Ester Gaya dei Royal Gardens di Kew, rende in qualche modo giustizia allo smisurato quanto sconosciuto mondo dei funghi. Le tavole dal sapore vintage sono di Katie Scott, che ha giocato con forme e colori. E io non posso che apprezzare.

Passaggi segreti di Federico Pace (Laterza) stupisce per il rinnovamento grafico, così arioso, della collana I Robinson. I toni utilizzati da Andrea Serio, artista notissimo, ripercorrono tra gli scogli, i pini marittimi e nella figura che ha scende le scale, una giornata estiva. Posso aggiungere La lezione di Enea di Andrea Marcolongo: le onde del mare e l’occhio, che non so che sia un riferimento al noto Occhio greco, sono firmate da Guido Scarabottolo.

Ha una misura ancestrale la copertina Io canto e la montagna balla di Irene Solà (Blackie edizioni). The Age of Mammals di Rudolph F. Zallinger è un particolare dell’affresco per il Museo di storia naturale Peabody dell’Università di Yale. Lo artista aveva già curato altri lavori dello stesso carattere. Risale agli anni ’60 del secolo scorso.

Oltre al titolo, che riprende un racconto, Gli azzardi del corpo di María Ospina Pizano (Edicola edizioni), mi ha colpita per Sasha Laskowsky: nel dettaglio due mani e un volto velato, quasi una maschera.

È un libro che inizierò l’anno che verrà, L’ottava vita di Nino Haratischwili (Marsilio). Il volto di Julia B. Nowikowa, che fa trasparire un palazzo e tiene in bocca un amplificatore acustico di un grammofono, si prolunga nel dorso e nel retro in una danza di oggetti e musica che appaiono come dei ricordi.

Eredità di Vigdis Hjorth che in Norvegia è ambientato, trova nella grafica di Francesco Sanesi, che si occupa del catalogo Fazi, un perfetto equilibrio bidimensionale e tutti i colori nordici a me tanto cari.

Il nero non è un (non)colore che amo, se posso lo evito. Ma nel caso Cosa vediamo quando leggiamo di Peter Mendelsud (Corraini) si parla di eleganza, l’accesso a un mondo pieno di questioni. Il titolo è eloquente quanto ricco di declinazioni.

E infine la riedizione del Sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (Mondadori) con una succulenta novità: un inedito, Flirt prima di battersi, pubblicato in anteprima su Robinson la scorsa primavera che si inserisce nei racconti partigiani. L’illustrazione è un dettaglio di Yesterday’s deception di Lee Jun Ju.

Tra i titoli che mi sono capitati di sfogliare in libreria o scovare su internet non posso che ricordare Fiumi di Martin Michael Driessen (Del Vecchio), forse la più suggestiva, segue L’istante largo di Sara Fruner (Bollati Boringhieri).

La nuova edizione illustrata del Peso della farfalla di Erri De Luca si rifà alla complicità del già citato Andrea Serio.

Si vestono di acquerelli le copertine firmate da Nicola Magrin, Passi silenziosi nel bosco di Steiner e Pratt (Nuages) e Il cane, il lupo e Dio di Folco Terzani (Tea).

Dal catalogo 66thand2nd, collana Bazar balzano agli occhi il lussuoso Wilfried N’Sondé con Un oceano, due mari, tre continenti e Sylvain Prudhomme con I più grandi.

Naviga le tue stelle di Jesmyn Ward (NN editore) è mare e stelle.

Il Saggiatore mi ha colpita con le righe di Io sono il mare di Caterina Mazzuccato.

Chiudo con il cambio d’abito di alcuni titoli di Oscar junior, collana dedicata ai ragazzi di Mondadori, credo tutti illustrati da Paolo D’Altan, mentre la sovraccoperta che diventa una mappa e gli interni sono di Daniele Simonelli: i miei preferiti sono Ronja di Astrid Lindgren e Il Barone Rampante di Italo Calvino.