Categorie
Fuori dai libri

Cose d’autunno

«Non è una giornata bellissima? Amo l’autunno. L’adoro. Sono felice di vivere in un mondo in cui esiste ottobre».

Soffia un vento frizzante, sullo sfondo si intravedono la scogliera e l’oceano, tutto sembra un sogno, anche la gioia di Anne.

Ricordo bene una scena della serie Chiamatemi Anne, che purtroppo non è andata oltre la terza stagione, in cui la protagonista, mentre è in carrozza con Marilla e Matthew Cuthbert, esprime il suo entusiasmo per i mesi più freddi.  

Ai nostri tempi, invece, ci tocca sperare che ciascuna stagione bussi alla porta.

Ho atteso un po’ prima di scrivere questo articolo, sperando che l’atmosfera autunnale si appropriasse finalmente dei suoi spazi in barba a un’estate resistente oltre il limite umano e naturale. Immaginavo uno scenario, più giusto e accogliente già qualche settimana fa.

Un rito: Samhain

Il 31 ottobre è Samhain (presumibilmente significa summer’s end) indica il passaggio dall’estate all’autunno, dal semestre luminoso al seguente più buio, che porta poi a Halloween, il capodanno celtico. Non mi soffermo sull’origini, né sui significati, sintetizzo molto per ragioni di spazio.

Sono tanti i rituali legati alla spiritualità, alla conclusione del raccolto e di buon auspicio per nuovi inizi, tra questi il fuoco strettamente connesso alla purificazione. Su un foglio si riporta ciò che si desidera lasciare andare e lo si brucia, per spegnere il passato e rigenerarsi.

Un quadro: L’autunno nel bosco dei faggi di Stefano Bruzzi (1895) conservato alla Galleria Ricci-Oddi di Piacenza

Un libro: Doppler vita con l’alce di Erlend Loe (trad. di C. Faccinella, Iperborea)

È una storia molto ironica, strampalata, cinica che cela tante verità sull’insostenibilità delle relazioni, sui compromessi della vita cittadina, sulla cecità sociale. Doppler decide di rifugiarsi in un bosco e una piccola alce gli fa compagnia. Da lontano si scorge a Oslo.

Un film: 84, Charing Cross Road di David Hugh Jones (1987)

L’ho visto a giugno, con atmosfere lontane da quelle messe in scena. È tratto dall’omonimo romanzo epistolare di Helene Hanff (quindi è un altro suggerimento da aggiungere al precedente), che in Italia è stato fuori catalogo fino a quando la casa editrice Bordo libero non ha deciso di ripubblicarlo. Helene (Anne Bancroft) e Frank (Anthony Hopkins) hanno una lunghissima corrispondenza sui libri; una a New York e l’altro a Londra, seppur le due città restino sullo sfondo, l’amore per la letteratura azzera le distanze. Il titolo fa riferimento alla strada londinese ricca di librerie antiquarie.

Buon autunno, finalmente