Categorie
Fuori dai libri

Cose d’estate

Lo ripeto ogni anno: giugno è il mio mese preferito (forse ne ho altri). Non amo l’estate, ma questo mese sì. Mi pare che tutte le promesse si esaudiscano. Il resto è una lenta malinconia per arrivare alla stagione successiva.

La cosa che prediligo in assoluto è la luce, accecante di giorno e quasi eterna di sera. Se potessi mi trasferirei al nord per prendere parte a questi mesi che non muoiono mai.

Lunga e fugace al tempo stesso.

Dunque, questa non è una lista ma solo ispirazioni, il mio racconto dell’estate.

Un rito: l’acqua di San Giovanni

La notte tra il 23 e il 24 giugno è magica, innanzitutto è la più corta dell’anno, ma è ricca soprattutto di vibrazioni benefiche. In Nord Europa si festeggia la midsommar, con una serie di ritualità legate al
I riti che ricordano la nascita di un santo (e non la morte) sono tanti e legati al solstizio.
Il mio preferito è l’acqua profumata, l’unico alla mia portata. Al tramonto si colgono fiori spontanei e erbe, per immergerli poi in un catino o qualsiasi contenitore, con acqua. Si lasciano esposti alla notte e alla rugiada, per assorbire un po’ di magia. Al mattino ci si lava il viso con tale acqua, dalle proprietà curative e propiziatorie.
Le erbe di San Giovanni sono l’iperico, l’artemisia, la lavanda, la ruta, l’aglio, la salvia, il rosmarino, la menta, la felce. Però non necessario essere fiscali. Se è possibile, non mancate l’iperico, fiore solare e legato a giugno.

Un libro: Tre estati di Margarita Liberaki (trad. di Nicola Crocetti, Crocetti Editore)

È stata una delle letture di giugno dello scorso anno, nonché libro preferito del 2022. È una storia di formazione fuori dal tempo, in una Grecia che non ha nulla di esotico né carica dell’immaginario vivace fatto di blu e bianco.

Un film: Il disprezzo di Jean-Luc Godard (1963)

Tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia. Non ho letto il libro, ma di questo film sono quasi ossessionata, più che per il mare di Capri, saranno la regia francese e quelle scene esterne, silenzi d’incomprensione, tra Piccoli – Paolo – e Bardot – Emilia.

Replicherò in autunno con qualche spunto in più.

Buon solstizio e buona estate