Questo ottobre ho da raccontarvi poco di me ma tanto delle belle letture. Cominciamo subito senza perdere tempo.
I libri
L’autunno è un’esplorazione nei boschi di Thoreau e Rigoni Stern, la stagione dell’anima, dello stupore. In Colori d’autunno e in Arboreto salvatico seguiamo i vagabondaggi botanici di Henry Thoreau nel New England e Mario Rigoni Stern ad Asiago. I loro boschi sono differenti eppure hanno allestito due erbari, più suggestivo e minuto quello di Thoreau, più pratico quello di Rigoni Stern ma più fitto di corrispondenze antropologiche e personali. Entrambi invitano ad osservare i dettagli, a custodire un patrimonio culturale, due declinazioni del medesimo fine: amare e proteggere la Natura.
La ritroviamo anche in Chiedimi cosa mi piace di Bernard Weber e Suzy Lee (Terre di mezzo) e Il domatore di foglie di Pina Irace e Maria Moya (Zoo libri): il primo è un racconto spensierato a due voci, che celebra gli istanti e la magia della scoperta di sé stessi, del mondo attraverso occhi fanciulli; il secondo narra le scoperte, le avventure solitarie, il coraggio che sfoderiamo davanti allo smarrimento quando siamo o ci sentiamo soli.
La Montagna Pirata di Davide Longo e illustrato da Fausto Gilberti (Corraini) ci porta in cima e seguiamo il sentiero percorso da un bambino, una mamma, una sorellina in arrivo, un papà e il cane Quinto Massimo Valerio. I quattro o cinque si trovano a trascorrere una settimana di vacanza in montagna. Il bambino non è per nulla felice tant’è che nell’ultima pagina del suo libro sui pirati scrive a caratteri cubitali: «ragni, noia e vomito». Ma più di tutto è la barba della montagna a incutere timore, con la sua nuvola nera come cappello: si infila persino nei suoi sogni che diventano incubi. Quel che non sa è che dovrà vedersela con la giornata organizzata dal padre fino alla vetta proprio di quella montagna. Il libro, con una buonissima dose di umorismo, racconta l’avventura e le paure: «Tutte le cose cambiano. Un pirata lo sa».
Ipeborea ritorna in libreria con le fiabe nordiche, sempre curate da Bruno Berni: l’appuntamento è in Norvegia. Sarò di parte per la propensione che ho verso questo paese ma è piaciuto nonostante qualche racconto presenti i medesimi topoi, quali troll e principesse, ma nascondono sorprese come boschi di rame, argento, ore, isole e c’è persino un’incursione in Arabia e qualche riferimento a Cenerentola.
Dal “c’era una volta” si passa a “molto tempo fa, nei giorni della miseria” dell’universo di Astrid Lindgren e del suo L’uccellino rosso. Nei quattro raccontini i bambini sono i protagonisti, Anna e Mattias, Malin, Stina Maria e Nils, che vivono storie meravigliose abitate anche da spiriti nordici: «aveva gli occhi antichi come sono antichi la terra e i sassi, la voce antica come il mormorio dell’acqua nel torrente e il fruscio del vento negli alberi».
All’improvviso un guizzo, si apre una porta e qualcosa cambia: Davanti a loro c’era un muro alto, e nel muro un portone. Il portone era socchiuso come se qualcuno l’avesse appena varcato e si fosse dimenticato di chiuderselo alle spalle. […] «I ciliegi li avevamo anche a casa a Pratofiorito», disse Anna, «ma neppure là fiorivano d’inverno.»
Mattias prese per mano Anna e insieme entrarono dal portone.
Subito videro l’uccellino rosso: fu la prima cosa che videro. Era appollaiato su una betulla e la betulla aveva foglioline verdi increspate, ed era primavera. Tutto l’incanto della primavera li investì d’un soffio con i suoi limpidi suoni […].
L’atto di attraversare diventa sinonimo di evasione, lasciarsi alle spalle incomprensione e difficoltà, soprattutto sociale.
La narrazione gioca con le contrapposizioni – inverno/primavera, grigio/rosso, adulti/bambini –, seguendo il punto di vista dei più piccoli. In particolare il grigio è un presente senza futuro, l’amarezza delle difficoltà; il rosso è vita, le occasioni per essere felici.
La Montagna Pirata di Davide Longo e Fausto Gilberti, Corraini, 2019, dai 5 anni
Fiabe norvegesi a cura di Bruno Berni, Iperborea, 2019
L’uccellino rosso di Astrid Lindgren, Iperborea, 2019
L’articolo
50 fictional librarians, ranked di Emily Tample, «Lithub», 16 ottobre 2019
La classifica dei 50 bibliotecari immaginari tra letteratura, film, serie tv.
Colgo l’occasione per invitarvi a frequentare con assiduità le biblioteche, patrimonio culturale non da poco e non sempre scontato.
La curiosità
I luoghi di Mario Rigoni Stern di Asiago e dell’Altipiano che compaiono nei suoi libri sono anche un sito che cura la sua memoria bibliografica: qui trovate gli itinerari per inoltrarsi nella sua storia e nei suoi sentieri.
La canzone
Adieu di Dente (2019)
Il film
L’età giovane di Jean-Pierre e Luc Dardenne (2019)