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I piccolini

Matite. I libri

Mi sono accorta di dedicare alla Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, che si celebra il 23 aprile, di qualche riflessione (2020, 2018, 2017, 2016), tra letture, curiosità e eventi.

Quest’anno ho pensato a Matite, per allargare lo sguardo al mondo degli albi e alla divulgazione, in cui il libro diventa oggetto della narrazione, sia tecnica che fantasiosa, tra artigianalità, materia nelle mani di tipografi, che come connettore di idee e sogni.

Come si fa un libro di Florence Ducatteau (Gallucci) è un percorso nella filiera editoriale, dalla nascita nell’immaginario dell’autore siano alla libreria. Un percorso segnato da tutte le figure, dai grafici al tipografo, dall’editore al bibliotecario o libraia, anche con un salto temporale all’invenzione della stampa. Pagina dopo pagina si scoprono i lati più pratici dell’oggetto che terremo in mano una volta andati in libreria o biblioteca.

Il libro viene presentato nella sua dimensione più materiale. Le illustrazioni sono affidate a Chantal Peten che ne stilizza tratti, ruoli.

L’idea di artigianalità, cura e responsabilità intellettuale è ripresa nel Giardiniere dei sogni di Claudio Gobbetti (Sassi), ma in un’atmosfera sognante che Diyana Nikolova ha ripreso nei colori pieni e forme arrotondate. In un paese lontanissimo, un vecchino cura come un giardiniere le storie, le semina per cogliere al momento giusto. Nel suo laboratorio assembla, cuce e fa volare come semi, fiori verso nuovi lettori…

Per giungere sugli scaffali di casa, delle librerie e biblioteche. In Papà, mamma, i nostri libri e io di Danielle Marcotte e Josée Bisaillon, che è anche illustratrice del volume (Pulce).

Racconta l’intimità che si raggiunge con i libri. È una famiglia che ha confidenza (non a caso il titolo recita «i nostri libri») e per il piccolo narratore è una naturale passione. Collage e illustrazione raffigurano le scene.

Siamo circondati dai racconti nella quotidianità, che sia una prescrizione medica, il passaggio delle nuvole, un divieto, una ricetta: bisogna saperle intrepretare.

«Grazie ai libri io trovo l’equilibrio, arrivo in alto, traccio delle rotte, faccio molta strada.»

Il libro nel libro nel libro di Julien Baer e Simon Bailly (Il Castoro) lascia una traccia piena di colore e forme, senza alcuna ombra.

Tommy è in vacanza al mare con i genitori, ma ben presto si annoia. Allontanandosi, ritrova un libro: dove lo porterà? La lettura lo inizia a un’avventura, poi un’altra e un’altra ancora, incastrandosi perfettamente.

La peculiarità dell’albo di includere i tre libri che Tommy sta sfogliando, dal più grande al più piccolo, lo rende una matrioska, un oggetto, un vero viaggio che solo la lettura può donarti.