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I piccolini

Matite. I ricettari

Di albi e in genere di illustrati sulla cucina e alimentazione, inclusa la sezione divulgazione, ce ne sono molti, aiutati anche da un proliferare di programmi televisivi sul tema e che riguardano persino i più piccoli.

Ma di ricettari che spieghino in una manciata di pagine la preparazione di un piatto, che uniscano magari una piccola storia al colore? È un focus interessante, molto relegato alla manualistica per adulti, un settore floridissimo.

I titoli che ho scoperto e riscoperto viaggiano su questa rotta. Il periodo più freddo stimola sperimentazioni culinarie più o meno elaborate. Un sabato pomeriggio si può infarinare, speziare e dorare.

Il cibo si lega alla condivisione, alla cultura e ai ricordi. In un piatto ciascuno mette in pratica il proprio bagaglio di conoscenza, estro e sentimento.

Il primo da cui è partita la mia ricerca è il noto Una festa in Via dei Giardini di Felicita Sala (Electa Kids). Le illustrazioni su due pagine ci introducono nell’intimità della cucina di ciascun condomino – a tinte piene, con l’accento alle sue origini attraverso l’arredamento e gli oggetti – e nella seguente si elencano gli ingredienti, il procedimento – su fondo bianco. Il palazzo in questione è multietnico (è un vero e proprio viaggio intorno al mondo) e la vivacità degli abitanti riflette i piatti. Sono tutti intenti nella preparazione di un pranzo al quale parteciperanno tutti.

Anche in Una ricetta miracolosa di Gaëtan Dorémus (Terre di mezzo) bussiamo a un condominio, carattere enfatizzato dal formato lungo e dalla copertina. In questo caso si tratta di pensare alla cena. Andrea, che vive nel sottoscala, ha tre carote e null’altro, così pensa di suonare a Nicola che nel frigo ha due uova e del formaggio. Entrambi salgono al piano successivo ma persino Lucia, Sandro, Giulia e Lilia «sono alla disperata ricerca di una ricetta miracolosa»: hanno solo un peperone e dell’erba cipollina. E così si proseguono fino all’ultimo piano dove finalmente si trova la soluzione, una cena che appaghi tutti. Gli ingredienti e la preparazione sono il banco di prova per un lavoro di squadra. Le illustrazioni sono stilizzate, in bianco e nero, i colori, pochi, si focalizzano sui particolari – gli appartamenti, gli ingredienti, la comunità.

Ha un’atmosfera nostalgica Sapore italiano di Valérie Losa (Zoolibri) quando racconta dei pranzi domenicali in famiglia. L’incipit è una storia di immigrazione, dalla Puglia in Svizzera, per poi srotolarsi tra passato e presente, mancanze e nuove abitudini. Così i ricordi dei nonni si tingono di carta da pacchi, cartoline perdute di vecchio paese, e nel mentre una quotidianità ostinata, più nitida, fatta di cure domestiche. Si prepara il pranzo, rigorosamente italiano (le ricette chiudono il volume), il vociare dei figli e nipoti ripercorre ogni istante, i passaggi sempre i medesimi. La tradizione è un rito da celebrare con dovizia.