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I piccolini

Matite. Le galline e le uova

I miei nonni avevano delle galline, ma le ho sempre evitate con cura. Le visite in campagna erano occupate da altri interessi. Mi incutono timore tuttora e mi sorprende dedicare un articolo ai volatili. Però gli albi che mi sono capitati sottomano negli ultimi tempi me le hanno rese simpatiche e simpatici. A debita distanza.

L’argomento ben si abbina con le uova, associate alla fragilità e alla piacevole curvatura, nonché all’ambito culinario. Il catalogo di forme e colori, che si adattano all’habitat degli animali e alla sopravvivenza, è infinito anche perché includono una vasta schiera di animali che non hanno solo le ali, ma nuotano, camminano.

Fin dai tempi più remoti le uova si sono arricchite di un corredo simbolico che sfida i secoli. Nascita, fertilità, salute: sono trame di miti come Leda e il cigno e leggende; nell’arte il primo pensiero va a Piero Della Francesca e alla sua Pala di San Bernardino, senza dimenticare i riti pasquali e primaverili.  

Dunque, i volumi che seguiranno sono tre divulgativi di carattere enciclopedico e un albo illustrato.

Le galline di Sonya di Phoebe Wahl (Natura e cultura editrice) è il mio preferito, lo dichiaro senza mezzi termini. Ha un carattere edificante che non stride con le illustrazioni intense e dai contorni morbidi. La piccola si occupa con amore delle sue galline. «Una mattina, in mezzo alla paglia Sonya trovò un uovo marrone e liscio. Accostò quel delicato uovo alla guancia e sussurrò: “Grazie”». Ma la storia prende una piega diversa e nemmeno le sue galline possono sfuggire agli equilibri naturali, per quanto ci ostiniamo a non comprenderli.

Se volete sapere tutto ma proprio tutto sulle galline, Il gallinario di Barbara Sandri, Francesco Giubbilini (Quinto quarto) è per voi. Consideratelo una sorta di enciclopedia, forte è il suo impatto divulgativo, ma è ricco di curiosità persino bislacche. Chiude con un piccolo catalogo di questi animali da cortile, come la padovana, la cocincina, la moroseta. Piume, colori, zampe, creste: si fa presto a chiamarle solo galline.

Anche in questo caso la mano di Camilla Pintonato, che si è occupata dei disegni, riempie tutta la pagina, senza ombre, con un guizzo personalissimo, tra un racconto esaustivo e leggero.

Sono preponderanti i toni pastello nell’Uovo di Britta Teckentrup (Uovonero), le cui illustrazioni sono ispirate ai libri scientifici mantenendo modernità nel tocco bidimensionale. E sono corredate da un breve testo che introduce alla molteplicità dell’argomento – scienza, mitologia, tradizioni, arte – come fosse una collezione. C’è un’esplorazione suggestiva dell’uovo (uccelli, insetti e rettili), quasi a voler ricavare segreti e curiosità.

Fatti assodati sulle uova di Lena Sjöberg (Camelozampa) allarga nettamente lo sguardo, includendo le molte specie animali compreso l’uomo e più in generale risulta essere il più completo degli ultimi tre in questione, proprio perché include tanti aspetti antropologici. È un libro che chiama altre domande.

Il fondo colorato della pagina fa emergere illustrazioni schematiche e piane e testi che occupano molta rilevanza.

E pensare che «tutto è iniziato con un pollaio»…