Ho scoperto la lettura tardi, come ho scritto più volte, all’età di 8 anni quando in un Natale del ‘91 la maestra si è presentata in classe con un regalo: un libro sugli animali. Un argomento che ti procura tutte le simpatie dei bambini.
Sarei una bugiarda se dicessi che da allora i libri sono entrati nella mia vita con imperante slancio, ho letto a singhiozzi fino all’adolescenza, se qualcuno non mi dava da leggere (termine appropriato) storie ripiegavo su Topolino, a volte con avidità, a volte per liberarmi dalla noiosa estate.
Ho vissuto in una casa priva di libri, se non fossi stata io a introdurli probabilmente avrei continuato senza. Amara verità. Perché non basta l’inclinazione, serve anche una guida soprattutto durante l’infanzia.
Sono quindi passata da pochissimi titoli per bambini ai classici, in mezzo c’è un abisso, ho lacune gravi nella letteratura per l’infanzia e ai miei tempi certamente il genere young adult era un’espressione marziana. A quattordici anni, insomma, eri già pronto per Guerra e pace.
A distanza di molto tempo penso spesso a quei pomeriggi, ricordi di piacevoli di letture. Quando con reticenza accolsi Gli otto cugini della Alcott perché bramavo Piccole donne o quando ripescai, un paio d’anni dopo le scuole medie, Il Gattopardo innamorandomene.
Solo che avrei voluto cogliere quel momento, rendermene conto e a scriverne magari, a pensare l’atto di leggere con tutto il suo corredo negativo a quell’età, senza lo sguardo edulcorato della patina nostalgica.
Mi piace leggere. Lo penso veramente.
I ragazzi di Mare di libri, festival letterario dedicato e promosso – proprio così – dai ragazzi, che si svolge a Rimini dal 15 al 17 giugno, prendono la parola in questo agevolissimo libro di add editore Ci piace leggere!
Un racconto corale rivolto ai genitori, librai, bibliotecari, adulti, aggiungo io politici. Spesso i cambiamenti dipendono da quanto viene recepito da chi amministra.
Libro snello nel formato e nel linguaggio, scorre come un fiume in piena, le parole chiarissime dei ragazzi che l’hanno pensato, affrontano le tante questioni sul tema lettura, dalle imposizioni scolastiche, ai desideri, ai tabù – differenze di genere, conoscenza del sesso e del male – anche di una grafica spesso omologata, con un ampio uso di fotografia che sembra dare una chiave di lettura
(ma questo anche per le collane rivolte agli adulti); Fatica di libri che non siano per bambini né per adulti, malamente esposti sugli scaffali delle librerie o delle biblioteche,
Più di tutto c’è il bisogno di riconoscimento, di conoscere la vita attraverso i libri: il divieto di certi temi non protegge i ragazzi, anzi l’espone di più all’inesperienza. L’adolescenza è una fase delicata, come un passaggio inevitabile, che merita cure come un giardino, con i suoi angoli fioriti e giochi d’acqua. Da coltivare e abitare. Rivendicano spazi di lettura – su tutto una biblioteca scolastica o di quartiere – libertà di scelta. Come per gli adulti.
Ci vogliono comprensione, empatia, fiducia.
Alessandro Baronciani ha ritratto in copertina una ragazza i cui capelli sono scompiagliati dal vento, niente la turba, affonda i suoi occhi nel libro, un libro che un ragazzo a sua volta legge. Incontri di sguardi.
Ci piace leggere! delle Ragazze e ragazzi di Mare di libri, Add editore, 2018