Non mi sento di dire nulla su questo maggio, così devastante, così drammatico. La pioggia tanto attesa in Romagna è diventata un’alluvione e una tragedia. Gli effetti del cambiamento climatico e delle attività umane sono i nostri occhi: chi ha responsabilità sui territori e decisioni politiche non li nomina nemmeno.
Ho in testa una mia idea di primavera e di mondo.
I libri
Di questo libro, invece, avevo visto l’edizione francese a inizio anno e sempre a inizio anno avevo scoperto che era stato tradotto in italiano.
Viaggi nel mio giardino di Nicolas Jolivot (trad, di Francesca Lazzarato, Orecchio acerbo) è davvero un percorso di metamorfosi e odori.
L’impostazione grafica e testuale è molto simile ai carnet di viaggio, l’autore infatti è molto avvezzo al genere. Grandi illustrazioni botaniche e faunistiche riempiono la pagina e sono una meraviglia per gli occhi.
L’autore si fa osservatore stanziale di come uomo e natura interagiscono, in tutte le metamorfosi stagionali. È quindi un calendario naturale come L’isola dentro l’isola, ma qui il metro di misura è appunto un fazzoletto di terra coltivato e circoscritto, per intrecciarsi e fondersi con la vita dell’autore, in particolare con la casa di famiglia, ripercorrendo le radici – e non è un caso se utilizzo tale termine – e la cura del giardino bagnato dal fiume Thouet. Aleggia su tutto lo spirito del nonno Jacques, il quale teneva un diario molto pratico delle semine e progressi delle colture.
Il giardino si è trasformato, ho aggiunto vialetti lastricati in pietra, muretti, vasche, siepi. […] Volevo fare del giardino un osservatorio, offrire la diversità di colori e forme tanto ai nostri occhi che alle nostre papille. […] Il giardino deve restare una bolla di libertà, lontana dalle ingiunzioni di una società in cui i nostri comportamenti sono troppo spesso sottomessi ai consigli da seguire.
La prima immagine che mi viene in mente per definire Maud Martha di Gwendolyn Brooks (trad. di Gioia Guerzoni, La tartaruga) è cinematografico. Sì, proprio un film d’altri tempi, letto seguendo la cinepresa e al tempo stesso pieno, persino di poesia che è la natura dell’autrice (questo è infatti il suo unico romanzo). Sarà pure che procede per quadri nitidi, circoscritti, sarà che rifugge la trama densa, seppur di cose ne accadono: dentro c’è tutto, commedia, dramma, rabbia, commozione.
La storia di Maud Martha inizia negli anni Venti dalla periferia di Chicago, dove appena esci da Cottage Grove sono tutti bianchi; la sua vita è fatta di consuetudini e di sogni, attraversata dall’idea di non meritarsi molto dalla vita: «lei voleva donare al mondo una Maud Martha buona. Quella era l’offerta, l’opera d’arte che non poteva venire da nessun altro se non da lei». Intorno c’è tutta quell’America che deve fare i conti con il suo problema più grande, il razzismo. Nonostante tutto, Maud Martha ha una capacità tutta sua di arredare una casa che è fatta di lei, di lasciare aperta giusta una fessura per entrare il mondo.
La penso luminosa come appare nelle prime battute:
Avrebbe voluto un fiore di loto, o un astro dalla Cina o l’iris giapponese, oppure i gigli di campo […] Ma era il tarassaco che vedeva ovunque. Gemme gialle per tutti i giorni, che ornavano l’abito verde rattoppato del suo cortile. Le piaceva la loro grazia misurata e il fatto che fossero ordinari, dettaglio che le sembrava rispecchiasse l’immagine che avesse di sé, e le dava conforto pensare che una cosa tanto comune potesse essere anche un fiore.
Il libro esce qui da noi per la prima volta in traduzione, negli Stati Uniti, nonostante Gwendolyn Brooks abbia vinto, nel 1953, il premio Pulitzer per la poesia, ha subito la stessa sorte di molte autrici: viene riproposta un’edizione dopo ben quarant’anni, nel 1993. Il mondo è uguale in ogni angolo.
Le curiosità
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Ecologica
Le bombe di semi sono impasti di argilla, terriccio e semi, per aiutare il lavoro delle api, per abbellire balconi, angoli di giardino o città. Può essere un gioco divertente per i bambini. È comunque importante utilizzare semi di flora locale, non esotica per non compromettere gli equilibri naturali. In alternativa esistono i fogli seminabili in carta da interrare. Siamo ancora in tempo a ricreare la primavera.
Il film
Gli amori di Anaïs di Charline Bourgeois-Tacquet (2022)