Alla fine del mese scorso sono tornata a casa, in Calabria, per la festa del paese che si sarebbe tenuta a inizio novembre. Mancavo da tanti anni, tutti quelli dall’università in poi. Ho salutato qualche conoscenza che non vedevo da tempo, altre le ho accuratamente evitate, soprattutto per proteggermi da domande impertinenti.
Tag: Fuori dai libri
E ad un certo punto l’autunno bussò, disse “sono io, finalmente”. Arrivata a metà mese oramai non ci speravo più, credevo infatti di dovermi sorbire ulteriori giornate estive senza nemmeno una goccia di pioggia. Poi qualcosa è cambiato e repentinamente – non è un avverbio a caso – è arrivato con temperature più basse, giacche e maglioni.
Nuvole e non per la pioggia (magari!), ma di cose storte che sono accadute che difficilmente mi abbondoneranno, vista la mia mancanza di fortuna. Ho sempre salutato settembre con grandi aspettative – e non l’ho mai considerato il nuovo Capodanno –, fiduciosa e invece sono anni di batoste, moltiplicate. Quindi, stavo meglio quando stavo peggio.