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Le mie letture

Le correzioni di Jonathan Franzen

Dopo quanti anni ci sono arrivata? Ben 12! Meglio tardi che mai, potrebbe pensare qualcuno. Per me è stato quasi impossibile catapultarmi sulle Correzioni a cuor leggero: una mole non indifferente, circa 600 pagine che avrei potuto abbandonare perché non avevo mai letto nulla di Jonathan Franzen. Ce l’ho fatta, con i miei tempi ma sono arrivata alla fine. 

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Le mie letture

Città aperta di Teju Cole

Città aperta di Teju Cole è uno dei libri più sorprendenti letti in questa prima parte dell’anno. Vi dico fin da subito che non è un titolo che consiglierei a tutti, non è un’opera di letteratura propriamente detta. La trama è risicata, ma non per questo manca di bellezza. Inoltre, la difficoltà della lettura riguarda le molte divagazioni che l’autore espone durante tutta la vicenda anche se tutto rientra nello spirito del libro. A mio avviso è da leggere con calma, ma è da leggere.
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Le mie letture

La gioia piccola d’esser quasi salvi di Chiara Valerio

Di Chiara Valerio avevo inizialmente idea di leggere l’ultimo libro, Almanacco del giorno prima, ma non ero molto convinta del momento. Così ho pensato di andare a cercare tra le origini dei suoi lavori e così mi sono imbattuta in questo titolo, lunghissimo e armonioso, La gioia piccola d’esser quasi salvi edito da nottetempo (si scrive in minuscolo). L’ho preso al volo senza chiedermi di cosa trattasse: il titolo mi bastava. Poi, mi fido di questa casa editrice anche perché pubblica la sempre splendida Milena Agus, della quale ho letto tutto.