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Fuori dai libri

interno storie, una nuova casa per i libri

Mi sembra così insolito ricominciare dall’inizio, presentarmi, salutare quanti mi hanno seguita e ai nuovi che verranno (lo spero). Insolito. Davvero. Dentro di me ho scritto questo momento tante volte prima che si concretizzasse sul serio, e molte sensazioni sono inafferrabili. Dopo due anni e mezzo che ho scritto attraverso la penna di Little Miss Book mi affido ad un’altra voce, quella di interno storie. Tutto in minuscolo. Basta formalità. Una casa dalle pareti verde acqua, come il mare cristallino di certi giorni di settembre. E proprio a settembre ho accennato a questi cambiamenti, pensando di arrivare a un dunque in autunno ma ho rimandato la decisione definitiva a questo momento. Fino a novembre ero indecisa sulla nuova identità da dare, sono partita da un’idea per approdare ad altro. Avevo progettato un paio di rubriche, ma il distacco si stava facendo sempre più strada e non mi sentivo di trattare le novità con poco entusiasmo.  Nulla è perduto. Quei progetti vedranno la luce qui, perché questo è il posto giusto. Non mi stupisco più del dovuto per il lenta correzione, ritrovo il mio modo di essere quando sono insicura.
interno storie, è un sito e un blog. Non ha nulla a che fare con il mondo letterario, è un chiaro rimando al film di Tommaso Rossellini, Interno giorno. Adoro il suono sillabico, il troneggiare della r sulle lettere circostanti, il valore simbolico della pellicola. A scanso di equivoci, non sono una vecchia diva del cinema ma mi immedesimo in alcune questioni fortemente personali.
Little Miss Book è oramai un abito consunto e stretto, dalle fattezze forse troppo infantili. Quando ho riorganizzato i vecchi post in occasione del nuovo blog, ne ho letto velocemente qualcuno tra il divertito e il titubante. Molti articoli non li avrei scritti così, molte foto le avrei scattate diversamente, sopratutto non avrei scelto alcune letture. Però non posso negare che il precedente blog è stato una palestra importante in quanto a scrittura, a incontri reali e non, a scatti più dettagliati, a una selezione più raffinata e ragionata di libri. Poi scrivo in italiano di libri pubblicati e tradotti in italiano, non ha alcun senso mantenere quell’aria esterofila che non mi si addice, quel l-i-t-t-l-e-m-i-s-s-b-o-o-k.
Tanta negatività dovrò pur scrollarmela di dosso. A mie spese ho capito che stagnare nell’opacità ti fa perdere la rotta, dimenticare la propria esistenza. La misura di nuovi perimenti si basa anche su ciò. Questo è il momento della svolta ed io sono contenta.

Senza indugiare troppo, vi accenno alle novità: una grafica più pulita e curata, rubriche ben evidenza, la possibilità di interagire con me e con altri lettori attraverso il proprio account Facebook per chi non fosse iscritto su WordPress. I canali social sono stati aggiornati. Il resto è immutato, anzi sarà una continua metamorfosi. Persino io, in qualche modo.

Ora tocca ai devo. Ringraziamenti senza costrizione, sentiti. Innanzitutto al mio compagno, il quale ha seguito, con santa pazienza, lo sviluppo del sito e le fasi poco tecniche che hanno portato alla nascita di internostorie.it. Mi fido del suo giudizio, tengo molto alla sua opinione. Forse più della mia. Lacrime e gioie sono state raccolte da lui, consolandomi e sorprendendosi con me. Rabdomante, amico di lunga data, che negli anni si è dedicato all’illustrazione con esiti originali, ha disegnato per me, in tempi serrati, il logo del blog. Lo so, sono incontentabile e poco chiara a volte, ma il risultato finale è più che soddisfacente. Convenite con me? Infine, io. E solo la costanza, che in tanti fatti della vita non ho sfoderato − probabilmente perché non ci ho mai creduto − che mi ha portata a pensare che si può essere e fare altro, un bell’antidoto contro lo scetticismo altrui.
Bisogna arredare questo spazio, dalla finestra filtra una luce accogliente ed io vi aspetto insieme ai libri. Nel frattempo inauguriamo la nuova casa. Benvenuti!