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Fuori dai libri Le mie letture

Playlist di aprile, in una parola: libri

Posso riassumere aprile in un’unica parola: libri. Ne ho letti molti, alcuni sono finiti qui, altri qui. Per questioni personali, o meglio di salute, ho dedicato buona parte del tempo alla lettura. Mi sono capitate tra le mani ottimi titoli, qualcosa mi ha delusa, ma nulla di strano. Dunque, mi è valso il recupero di un’autrice dimenticata del primo Novecento, una candidata allo Strega di cui non parlerò, un viaggio a Skiathos, un graphic novel doloroso, un catalogo poetico. In questi giorni sto terminando, poi, Tra un atto e l’altro di Virginia Woolf.

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Fuori dai libri

Un’estate indecisa

Confesso che non ho pensato alle letture per l’estate, inteso agosto, quando il blog va in vacanza per qualche settimana. Solitamente durante i primi sei mesi dell’anno accantono qualche titolo, per lo più classici e meno noti, per assicurargli il giusto merito in quei 20 giorni di pausa. L’intenzione è di staccare dalla lettura per un po’ per non sentirmi sopraffatta e perdere gusto.

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Fuori dai libri

Ti illustro un racconto – Diario di una scolara di Prabda Yoon

Sono dodici i racconti che Prabda Yoon allestisce in Feste in lacrime (Add editore), in una Thailandia contemporanea, in cui Bangkok si allontana dai suoi contesti più orientali e fa da sfondo a vite minute, in un’atmosfera che oscilla tra leggerezza e profondità.

Marut davanti al mare di primo acchito mi aveva irritata perché lo trovavo forzato, innaturale, quasi privo di idee per poi virare come una bella parabola sulla creatività. Il finale mi ha smentita per fortuna. Anche Miss Spazio è un bel racconto ma la piccola Tong Jai mi ha rubato un pezzetto di cuore.