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Magia di mezz’estate di Tove Jansson

Mi sono lasciata suggestionare dal titolo più che dall’ordine cronologico dei libri, Magia di mezz’estate di Tove Jansson ed edito da Salani è il secondo libro della saga dei Mumin, i buffi troll che la animano. In Finlandia, i Mumin sono un’istituzione con tanto di sito dedicato. Si comprende di quale fama gode la scrittrice, che inoltre li ha illustrati.

La preferisco in questa veste, come autrice di letteratura per l’infanzia anche se è riduttivo etichettarla così per gli espliciti rimandi al mondo degli adulti. La naturalezza della sua scrittura e la trama si snodano con fluidità nella dimensione incantata ricavandone pillole di verità.
Un’Ondata straordinaria, provocata dall’eruzione di un vulcano sommerge la Valle, costringendo i Mumin ad abbandonare la loro casa diventata un acquario. Con Papà Mumin, Mamma Mumin, Troll Mumin e Grugnina ci sono nuovi amici Mimla e Mi, Misa, Spinetto e tanti pericoli.
Trovano riparo in una misteriosa casa dai soffitti affrescati, con un guardaroba invidiabilissimo, parrucche e una pesante tenda rossa. È un teatro, abitato dalla scorbutica e altezzosa Emma, un tempo attrice, che contempla desolata le antiche glorie e attende che la rinascita.
«Un Teatro è l’istituzione più importante al mondo, perché dimostra alla gente come potrebbe essere, come desidera essere anche se non osa diventarlo, e com’è in realtà», tuona Emma.
Papà Mumin, non ha mai messo piede in un luogo simile, preso dall’ispirazione dai racconti della vecchia attrice, decide di mettere su una strampalata compagnia proponendo una commedia per il giorno più lungo dell’anno, la grande festa della luce per il solstizio d’estate, una ricorrenza importante nel mondo finnico. Tutto andrà secondo i piani?
Nel frattempo, Troll Mumin e Grugnina si mettono nei guai attraversando un parco in cui è proibito qualsiasi cosa, finendo nelle grinfie di un guardiano che odia i bambini.
Le storie e i personaggi si intrecciano, gli equivoci e gli impedimenti sono dietro l’angolo. E quando la vicenda sembra prendere una brutta piega, tutto sfuma nell’ilarità.
L’accoglienza di un teatro, il vibrare di trame nuove è linfa vitale, per sopravvivere alle sfacelo del mondo e soprattutto alla cattiveria umana. La cultura come punto di riferimento e antidoto al dilagare dell’ignoranza.
«Il sole era tramontato ma, in giugno come si era, non si poteva parlare di oscurità: la notte era pallida e sognante e piena di magia». Una sera limpida e mite, odorosa di fiori non può che presagire il meglio. Si apri il sipario.
Titolo: Magia di mezz’estate
Autore: Tove Jansson
Editore: Salani
Traduttore: Donatella Ziliotto, Maria Hellström
Pagine: 163
Anno di pubblicazione: 1990
EAN: 9788877821737
Prezzo di copertina: 7,80
Età di lettura: dai 9 anni