Il meraviglioso viaggio di Octavio di Miguel Bonnefoy è uno di quei libri che vi consiglio di infilare nella valigia prima di partire. La copertina, in arancione, e la sovraccoperta di Martin Haake danno l’aria da taccuino da viaggio a questa meraviglia targata 66thand22nd. Sicuramente più suggestiva e riconoscibile dell’edizione francese.
Ci sono tutti gli elementi per ascrivere il romanzo al filone del realismo magico, tratto distintivo di molta letteratura latinoamericana. E in un’atmosfera quasi onirica, emerge il bisogno di dare un senso più concreto seppur tra fiaba e allegoria.
Lingua limpida, immagini poetiche e brillanti condensano in un centinaio di pagine l’esotismo, gli incensi, i miti, le leggende: una geografia densa di segni e sapori di una Storia sepolta nei secoli. «Alla scrittura bastano pochi tratti per designare le cose» dice uno dei personaggi nel racconto, e questo libro ne è un esempio.
Il 20 agosto nel 1908, attracca nel porto di La Guaira, una nave proveniente da Trinidad e porta la peste. I morti non si contano più, diventa difficile stanare la malattia. Ultimo disperato tentativo è affidarsi al Nazareno di legno, vestito di una tunica malva ricamata d’oro. La corona di spine sul capo resta impigliata tra le fronde di un limone davanti all’abitazione di creolo, il quale minaccia di sparare se la processione avesse superato i confini. La pallottola colpisce il volto del santo, facendo cadere centinaia di limoni: la peste viene debellata grazie all’uso del frutto ed eretta una chiesa al posto di quella casa.
Nel 1958 San Paolo del Limone è diventata una bidonville, qui vive Octavio. E quella chiesa è il rifugio di un gruppo di ladri capitata da Rutilio Alberto Guerra, Octavio ne è il custode dei beni rubati.
Octavio, uomo robusto, ha un segreto: è analfabeta. Sarà Venezuela, attrice di teatro, a insegnargli i rudimenti della linguaggio. Imparando a leggere e a scrivere segna il riconoscimento personale e prepara il suo cambiamento.
Tuttavia, l’uomo viene coinvolto direttamente in furto in casa di lei e, colto in flagrante da Venezuela, fugge.
Da qui inizia il suo viaggio, un’espiazione per la lavare l’onta di essere stato scoperto dall’amata. Da Caracas a Maracaibo fino alle foreste di San Estaban, Octavio si purifica attraverso i riti ancestrali, le dure prove di forza e sopravvivenza. Il suo viaggio è meraviglioso, nonostante pericoli e stenti, per incontri, avventure, presenze: porta alla conoscenza del Venezuela più autentico – la storia di un popolo –, il vero protagonista di questo romanzo picaresco.
La donna amata, che per omonimia ha lo stesso nome, incarna le ferite di questa terra, l’asservimento di una nazione ai potenti, il declino dei valori e della dignità umana più percettibile nel piccolo villaggio.
Il ritorno a San Paolo del Limone è una redenzione. Si chiude il cerchio.
Titolo: Il meraviglioso viaggio di Octavio
Autore: Miguel Bonnefoy
Editore: 66thand22nd
Traduttore: Francesca Bononi
Pagine: 109
Anno di pubblicazione: 2015
EAN: 9788898970216
Prezzo di copertina/ebook: € 16,00 – € 8,49