Tempo di bilanci è il mese di dicembre, soprattutto gli ultimi giorni. Siamo inondati di liste che devono (e scrivo devono) decretare necessariamente un migliore. Ne ho viste tante in questi ultimi venti giorni, ma non le ho mai prese alla lettera piuttosto ho preso nota di autori e titoli che non conoscevo. Non servono a questo?
Anche io non ho resistito a questa mania di fine dicembre e ho stilato la mia personalissima classifica dei miei libri dell’anno, anzi di metà anno visto che questo blog è stato inaugurato a luglio. L’ordine proposto non segue alcun criterio particolare, quindi niente posizioni (o forse sì?). Non vi svelo nulla, scoprite voi le mie preferenze.
E le vostre letture dell’anno quali sono? Attendo le vostre classifiche.
Contesa per un maialino italianissimo a San Salvario di Amara Lakhous
Una commedia in giallo – divertente al punto giusto, misteriosa al punto giusto – che sbeffeggia un certo modo di fare informazione, integrazione, collusione tra imprenditoria, politica e poteri mafiosi.
Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid
Una lunga confessione (mai noiosa) di un’integrazione che viene messa in discussione all’indomani dell’11 settembre.
Se consideri le colpe di Andrea Bajani.
Scrittura interessante, asciutta anche quando si parla di un grande dolore, la morte della madre.
Tahir. I giovani che hanno fatto la rivoluzione di Imma Vitelli
Un bel reportage dalla trama avvicente sui primi giorni della rivolta egiziana: troviamo i volti e le voci dei giovani determinati a riscattarsi.
Questo libro è stato amore a prima lettura. Adoro Cognetti e i suoi racconti (io che sono esigentissima), ma Sofia si odia o si ama.
Un racconto poetico, una storia estiva piena dell’impazienza della crescita.
È un libro da assaporare lentamente, lo stile è poetico e contemporaneo, concentrato e introspettivo.
L’amore molesto di Elena Ferrante
Una storia forte, una scrittura di qualità: troverete materia, stupore, intensità.