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Comodini – Maestra Polly

Alessandra, che su Instagram  si fa chiamare @maestra.polly – non a caso è un insegnante – e parla soprattutto di albi illustrati con uno sguardo accurato, ha risposto al mio invito, per arricchire questa rubrica a cui tengo molto. Le sue proposte di lettura sono da considerarsi come possibili idee per l’imminente Natale: magari scoprirete che proprio quel classico ha una nuova veste graafuca. Oggi possiamo sbirciare il suo comodino, tra storie illustrate, assetti domestici, curiosità e ricordi.

 

Io e il mio comodino ci “stiamo ancora conoscendo”, da qualche mese (dopo essermi sposata e trasferita ) abbiamo iniziato questo nuovo e spero lungo sodalizio. Dopo qualche giorno già campeggiavano sulla sua base bianca delle piccole torrette di libri impilati. La colonna più alta è sempre quella degli albi illustrati. Sempre. I libri per bambini sono una mia passione da tempo immemore, un po’ per interesse personale e un po’ per via del mio lavoro di insegnante, questa dedizione è andata crescendo ogni giorno di più, insieme alla pigna di libri che raccolgo e custodisco con estrema cura in giro per casa.
In questi giorni vi ho riposto diversi albi: Il venditore di felicità (KITE edizioni) , illustrato da Marco Somà –uno degli illustratori che preferisco nel panorama italiano – e scritto da Davide Calì, che già apprezzato in altre sue opere illustrate come Il richiamo della palude o Polline, una storia d’amore. Narrazione di recente pubblicazione, tratta in maniera originale una tematica decisamente interessante: felicità, come ottenerla? La conclusione, a sorpresa, rimanderà piuttosto ad una ricerca interiore di quest’ultima.

Arriva su un vecchio furgoncino scoppiettante. Lo si riconosce da lontano per via della campana. DLIN! DLIN! È il signor Piccione. Il venditore di felicità. Ma come, la felicità si vende? Certo! In barattolo piccolo, grande o confezione famiglia.

Un grande giorno di niente (Topipittori) uno dei libri che amo di più di Beatrice Alemagna, anche se, affermarlo può essere un vero azzardo dal momento che non esiste suo libro che non ami e apprezzi. Ogni suo singolo lavoro dal Meraviglioso cicciapelliccia a I cinqui malfatti passando per Cos’è un bambino? e giungendo all’ultimo ll disastrosissimo disastro di Harold Snippepott, cattura, rapisce, affascina, meraviglia e cosa fondamentale, fa riflettere.
Un altro albo che è giunto sul mio comodino sin dai primi giorni dopo essermi trasferita e da lì non si è ancora spostato, si intitola – guarda caso – Casa (Emme edizioni), una rassegna favolosa di abitazioni tutte diverse, in cui Carson Ellis da sfoggio di grande creatività ed estrema fantasia.
La mia attrazione per la storia inglese e più nello specifico per la storia della monarchia inglese, mi ha portato a comprare dopo poche ore dall’averlo scoperto Mistero nella casa di bambole di Vita sackville-West. La copia originale di questo libro, grande quanto un francobollo, fu scritta a mano negli anni ’20 per la biblioteca della casa delle bambole della regina Mary, nonna della celebre Elisabetta II. Questo racconto è un jeu d’ésprit in cui Vita, eclettica poetessa, scrittrice e botanica inglese, nota anche per il legame burrascoso con Virginia Woolf, immagina che la casa delle bambole sia “stregata” da un “fantasma” che «forse non è corretto definire fantasma della casa delle bambole […]perché non c’è mai stato spirito più vivo e curioso di essere sempre all’ultima moda».
Quest’eroina senza nome, questo fantasma- non fantasma che si muove dentro gli aristocratici confini della regale casa di bambole, rivela degli elementi autobiografici rintracciabili in molte sue opere come una sorta di reinterpretazioni teatrali di se stessa; insomma un libro che non potevo non avere tra la mia collezione.
I quattro libri di lettura di Lev Tolstoj è stata una vera e propria scoperta inaspettata, consigliatomi da uno zio professore e bibliotecario da più di trent’anni nella scuola in cui insegna e neanche a dirlo, un accanito lettore. In questo almanacco di racconti per l’infanzia Tolstoj ha composto una raccolta di fiabe, favole e leggende capaci di riportarmi indietro nel tempo, in cui da bambina ascoltavo le storie prima di addormentarmi e forse per questo è un libro a cui mi sento particolarmente legata. Con mio grande stupore leggendo la prefazione dell’opera (che leggo e rileggo spesso) di Ermanno Olmi, il quale scrive di come i suoi figli si appassionarono alle storie raccontate da un ufficiale russo di stanza nel Caucaso, del mastino Bulka; riesco a ritrovare perfettamente tra le sue parole, le sensazioni e le emozioni che queste storie possono risvegliare. Il primo racconto comincia così:

Un tempo io avevo un cane mastino. Si chiama Bulka. Era tutto nero: solo le estremità delle zampe anteriori erano bianche-. Bastò questo inizio per creare l’aspettativa di una bella storia. I bambini sono sempre affascinati dai racconti di animali, e immediatamente, appena cominciata la lettura, dai loro respiri in sospeso si capì che erano già stati catturati dalla curiosità e dalla voglia di sapere cosa veniva dopo. Fu così che molte sere le avventure – tutte assolutamente vere – di Bulka animarono la loro immaginazione. E come fanno spesso i bambini quando si affezionano a una storia, giunti alla fine volevano sentirsela raccontare da capo un’ altra volta, e un’altra volta ancora .

Tra tanti libri per bambini, alcuni libri per adulti. Il codice dell’anima (Adelphi) di James Hillman, in fase iniziale di lettura e poi una vera “Bibbia” per i creativi: Come diventare un esploratore del mondo. Museo di vita tascabile (Corraini) di Keri Smith.

TU SEI UN ESPLORATORE. La tua missione è documentare e osservare il mondo intorno a te come se non l’avessi mai visto prima. Prendi appunti. Raccogli oggetti che trovi nei tuoi viaggi. Cataloga le tue scoperte. Fai attenzione ai pattern che si nascondono intorno a te. Copia. Traccia. Concentrati su una cosa alla volta. Documenta ciò che ti attrae di più.

Un libro, come del resto tutti i libri della Smith, (che di volta in volta ruotano a turno sul mio comodino) che offre spunti ed esortazioni per avere un approccio alla vita quotidiana creativo ed esperienziale, lontano il più possibile dalla routine e dalla monotonia di tutti i giorni.

Nei cassetti del comodino invece, tra mille penne, taccuini e segnalibri, tengo le mie spille ( tutte opera di abili artigiane) come la volpe dell’autunno e il piccolo gattino, un’ altra mia piccola passione, forse per portare sempre con me qualche piccola “illustrazione”.