Cristina nella quotidianità è un’insegnate, sul web, non a caso è Orecchio verde. Ha da poco iniziato la sua avventura come blogger, dispensa consigli soprattutto su Instagram. La sua impronta è ben visibile nei suggerimenti che animano le sue fotografie: albi illustrati, libri a tema. Il racconto del suo comodino si può considerare come una sorta di consigli di letture per i più piccoli.
Ci siamo conosciute a Bologna in occasione della Children’s Book Fair. Lei è così: delicata.
Il mio comodino racchiude tante storie. Innanzitutto quella di nonna. Ogni suo profumo è rimasto racchiuso al suo interno, come a ricordarmi che, sebbene ora sia pieno delle mie cose, è lei la vera proprietaria e solo a lei lui apparterrà per sempre. Ogni graffio, ogni smussamento del legno, sono testimonianza della sua età e della sua infinita pazienza a custodire cose di altri. Come nonna, d’altronde.
C’è poi la mia, di storia, fatta di oggetti, carte, quaderni e libri. Ogni cosa si è impossessata di tutti gli antri disponibili, invadendo spazi che prima erano di altri. Infine, ci sono le infinite storie racchiuse nei libri: i veri protagonisti del comodino.
Come la maggior parte dei lettori, ho l’abitudine di leggere più libri alla volta e la pila di volumi si accumula inevitabilmente al mio fianco, tanto che spesso sacrifico telefono e occhiali, che finiscono sul pavimento.
Tra i libri in lettura nell’ultimo periodo c’è ovviamente un albo illustrato: Il Maestro di Fabrizio Silei e Simone Massi (Orecchio Acerbo). Partendo dal presupposto che secondo il mio punto di vista gli albi illustrati richiedano molte riletture, vista la loro doppia voce (scritta e illustrata), questo magnifico libro mi sta accompagnando durante le giornate di studio. Racconta la storia di Don Milani, grazie alle parole di un giovane alunno mandato a studiare dal padre contadino nella scuola di Barbiana. Mi ricorda perché ho scelto proprio questa facoltà, ma soprattutto perché ho deciso di fare l’insegnante.
Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande I CARE. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori. Me ne importa, mi sta a cuore. È il contrario del motto fascista ME NE FREGO.
Sopra c’è Voce di Lupo di Laura Bonalumi della nuova collana del Battello a Vapore, Vortici, dedicata ai ragazzi di 12 anni. Una storia semplice e intensa, letta in pochissimi giorni, che racconta la storia di un ragazzo che, dopo l’improvvisa morte dell’amico, riuscirà a uscire dal suo dolore solo scappando e trovando rifugio nel bosco. Qui farà un incontro che, come nelle storie più belle, lo aiuterà a rinascere e a rimettere insieme i pezzi del suo cuore.
Ma ecco che il rumore torna. Me ne ero completamente dimenticato. Mi muovo lentamente e finalmente vedo, capisco e smetto di respirare. Due occhi gialli mi fissano immobili. Non sono né di un gufo, né di un gatto. Sono di un lupo.
A metà della scalata incontrate I fili invisibili della natura di Gianumberto Accinelli: 18 storie della natura raccontate con linguaggio semplice e favolistico, per spiegare a bambini e adulti la storia della Natura, antica e complessa. Spesso, quando passeggiamo in un parco, andiamo al mare, scaliamo montagne, non ci accorgiamo degli infiniti fili invisibili che legano i vari elementi naturali. Gianumberto Accinelli, entomologo, naturalista e divulgatore scientifico, li ha “rivestiti di parole” per aiutarci nella scoperta della profondità del mondo della Natura. Le illustrazioni di Serena Viola raccontano la stessa storia con delicatezza e poesia, senza perdere però la precisione scientifica che alcuni animali o alcune piante richiedono.
Siamo quasi in cima, un ultimo sforzo. L’isola delle balene di Michael Morpurgo ci parla di sostenibilità e rispetto ambientale, tanto da vincere nel 2010 il PREMIO NAZIONALE ”UN LIBRO PER L’AMBIENTE“ di Legambiente e La Nuova Ecologia, come “MIGLIOR LIBRO DI NARRATIVA 2010”, senza però deludere il lettore: la trama è coinvolgente e i personaggi sono ben delineati e affascinanti. Gracie e Daniel, i due giovani e coraggiosi protagonisti, si uniranno a un eccentrico e misterioso vecchio per fare luce sul mistero di un’isola maledetta e per compiere una difficile ma irrinunciabile missione: fermare la mattanza di tante balene indifese. Dal romanzo è stato tratto anche il film Quando vennero le balene di Cleve Rees.
Eccoci qui, in cima alla scalata non poteva esserci che lui: Mario Lodi. Con A Tv spenta, ci aiuta a riflettere sui particolari che spesso ci perdiamo per stare di fronte a uno schermo, televisivo nel suo caso, ma anche telefonico o informatico nel nostro. Il testo è una raccolta delle esperienze più disparate dell’autore, dall’incontro con un personaggio noto, alla riscoperta dei nidi di rondine nel cortile della scuola, dalla visita a un mostra, alla meraviglia di fronte alle pozzanghere dopo un temporale. Come negli altri suoi libri, quello che emerge è un amore incondizionato per la Vita, che ha saputo trasmettere ai suoi alunni con coraggio e dedizione.
Queste pagine in forma di diario raccontano il mio ritorno alla realtà dopo il viaggio nella grande illusione della televisione… Da quasi due anni ho abbandonato il mondo virtuale televisivo e sono rientrato nel microcosmo reale. Che cosa ho perduto non so, che cosa ho ritrovato è in parte in queste pagine.