Il primo giorno d’estate, il 20 giugno, ho inforcato la bici e sono andata a zonzo per la campagna parmigiana, non molto lontano da casa. Il pomeriggio pieno di sole mi ha portata tra i campi di grano, la frescura dei prati e dei brevissimi tratti all’ombra degli alberi. Il silenzio campestre, con i suoi ritmi e suoni.
Poi la prima cena sul balcone e la luce fino alle 21,30. E in conclusione San Giovanni sull’appennino parmense, lungo un sentiero deserto ma verdeggiante, arrivare in cima e assopirsi al sole, intorno il ronzio degli insetti e l’arcobaleno delle farfalle.
Parto da qui, perché il resto voglio dimenticarlo.
I libri
Ho letto Italo Calvino anche se mi sono soffermata su un solo racconto.
Gli azzardi del corpo di María Ospina Pizano (Edicola ediciones) si dirama in sei storie con protagoniste femminili. Non è un titolo casuale ma sottolinea la relazione che le sei donne protagoniste hanno con il corpo fisico e lo spazio mentale.
Le indagini rivelano solitudine e nella necessità di una salvezza, adeguamenti. C’è sempre una cesura netta tra il prima e il dopo, evidente nei volti di Aurora, Marcella.
Non si abita solo un corpo, anche una città, in questo caso l’odierna Bogotà, con problemi sociali acuti. Ecco perché Estefanía sogna lo sfavillio di New York e una vita degna.
Ricorre in alcuni racconti il rapporto che alcune di loro hanno a che fare con la scrittura: chi è invitata a redigere una testimonianza dei giorni da guerrigliera, chi a terminare un romanzo, ad alfabetizzarsi, a compilare uno strambo diario. Il mio preferito è Collateral beauty.
La Domenica (Giralangolo) è fatta di cose piacevoli, ma a volte monotone. Clementina, che è una volpe, non è molto contenta di andare dalla Nonna. Il pranzo si fa noioso e la Nonna si appisola nel bel mezzo di una chiacchierata. E poi non capisce perché è sempre disordinata, piena di ramoscelli.
Ma questa domenica è diverso, nell’angolo di una siepe trova un buco, un invito a oltrepassarlo. Un po’ come una novella Alice, si appresta a mettere piede in un mondo magico e a un incontro speciale.
Domenica è un albo che racconta necessità di un rifugio tutto per sé, dove esercitare l’immaginazione, ma anche l’avventura da vivere con qualcuno persino diverso da noi. Ma c’è posto per la Natura, che qui fa da sfondo con il suo rigoglio, le sue tante opportunità. Solo la voce dei genitori può mettere fine all’incantesimo. Finalmente Clementina ha compreso la Nonna.
Le illustrazioni di Fleur Oury sono a matita, con ampi spazi di bianco da far risaltare dettagli e colore.
«Ero rimasta davanti alla loro porta immaginaria sperando che si aprisse, che la mia storia venisse accolta, che io venissi accolta, fatta entrare, ma non era successo, non avevano aperto, la porta era rimasta chiusa e mi ero sentita delusa, triste […], avevo girato i tacchi e me n’ero andata, adesso in un certo senso ero libera.»
Ma Bergljot libera non è, il segreto, che si trascina fin dall’infanzia, è un fardello doloroso di conseguenze pesanti. Quando inizia a raccontare, il padre è morto da cinque mesi. Il motivo è un’eredità, che dà il titolo al libro di Vigdis Hjorth (Fazi), in particolare due case al mare, a Hvaler.
La famiglia e i suoi fratelli – Astrid, Åsa, Bård – vivono a nord di Oslo e da anni sono a conoscenza del trauma che attanaglia la sorella maggiore, hanno sempre messo in dubbio la sua verità per salvare il decoro familiare. La questione ereditaria fa definitivamente saltare la situazione.
Vigdis Hjorth scandaglia l’animo di Bergljot senza banalizzare il suo dramma, anzi l’idea è ci sia molto di autobiografico.
Un bel giorno Sonya riceve tre pulcini dal suo papà: «sarò la vostra mamma», dice mentre gli avvolge in un caldo campagna. Con il suo fratellino e la mamma vivono in una fattoria vicino al bosco, la piccola si prende cura dei nuovi arrivati. Con il tempo crescono e una mattina Sonya trova un uovo.
Accade che una sera, dopo aver chiuso il pollaio, ode un rumore: presto si accorge che una gallina è stata vittima di una volpe. «[…] per lei rappresentava soltanto la possibilità di nutrire la sua famiglia. So che ti senti triste, ma non vorresti che quei cuccioli morissero di fame, vero?», le spiega il padre.
Ma le sorprese sono nel pollaio.
Quel che Phoebe Wahl nelle Galline di Sonya (Natura e cultura editrice) è una storia di cura e protezione, che si dipana tra angoli domestici ed esterni, a sottolineare quelle caratteristiche. Tanto che il pericolo viene da fuori, quando la volpe si intrufola nel pollaio. Tuttavia emerge forte la salvaguardia degli equilibri naturali, da scovare un riferimento (voluto?) a Astrid Lindgreen: Pelle, uno dei personaggi di Vacanze all’isola di gabbiani, subisce il medesimo smacco ma comprende che la Natura si organizza secondo le proprie regole seppur incomprensibili agli umani.
Le figure sono morbide, i colori vivaci e ci raccontano anche di una famiglia multiculturale.
Per Joseph Conrad il mare è realistico, privo di romanticismo, sottolineandone l’incertezza del luogo e l’illusione dell’avventura. In qualche modo sfata l’immagine edulcorata che si ha dell’orizzonte marino. Anche Björn Larsson scrive che sul mare la presunzione e la megalomania sono peccati capitali.
Atlante delle fortune di mare (Ippocampo) naviga sull’acqua e nei fondali. Ma chiariamo il termine fortuna, che è strettamente legato alla giurisdizione marittima, ossia ai rischi connessi alla navigazione, ritardi e perdita di corpi e beni. A nulla valgono le benedizioni, gli scongiuri, l’esperienza dei nostromi quando governano il mare e le correnti, i venti si fanno prepotenti.
Cyril Hofstein ha collezionato storie di bordo in cui l’errore di calcolo è un fattore determinante, si aggiungono destini avversi, condizioni meteorologiche. Traccia le rotte di inabissamenti, si orienta lungo le coste della cronaca nera marittima che nei secoli ha alimentato leggende di pirati, relitti e tesori perduti.
Le illustrazioni di Karin Doering Froger riportano carte marine con le relative coordinate geografiche e elementi che richiamano la navigazione e il blu delle acque salate.
Si salpa dai porti con l’ebbrezza della conquista di nuove terre, audaci imprese, ricchezze e mercanzie: all’orizzonte un veliero sventola la bandiera di un impero.
Suddiviso per zone – mari e coste di ponente, Baltico e mare del nord, mari e coste di levante, Caraibi, Pacifico e oceano Indiano – i trentuno viaggi includono tutte le epoche storiche, per vivere di fantasmi come il noto Olandese volante, figure affascinanti come Édouard Reynal che ha ispirato Jules Verne, persino di falsari, cimiteri per le imbarcazioni, guerre, isole, misteri, atroci epiloghi.
«Sovente il mistero di un naufragio affascina molto più che non la tragedia stessa.»
Gli azzardi del corpo di María Ospina Pizano, Edicola ediciones, 2020
Domenica di Fleur Oury, Girangolo, 2020, dai 5 anni
Eredità di Vigdis Hjorth, Fazi, 2020
Le galline di Sonya di Phoebe Wahl, Natura e cultura editrice, 2020, dai 4 anni
Atlante delle fortune di mare di Cyril Hofstein e Karin Doering Froger, Ippocampo, 2020
Le curiosità
È uscito il libro Per antiche strade di Mathijs Deen (Iperborea) e n’è venuto fuori un podcast in otto puntate condotto da Matteo Caccia.
Isole: tra collezionismo e illustrazione.
Il 5 giugno è la Giornata internazionale dell’ambiente un corto animato, Extinction Rebellion – The Gigantic Change, con la voce di Whoopi Goldberg, è un ritratto allarmante ma qualche segnale speranzoso: come finirà la storia?
Eco-logica
Estate, tempo di tè freddo. Prepararlo è molto semplice senza accendere i fornelli: scegliete una base di tè verde in foglie (evitate le bustine che contengono solo una parvenza di tè) a vostro piacimento – sencha, bancha, gunpowder – aggiungete fiori quali rosa damascena, sambuco, lavanda; frutta fresca, soprattutto pesca e ananas; erbe come menta, melissa; un infuso di frutta magari con lo zenzero. Eventualmente dolcificare con miele. Mettete in frigo per una notte per sorseggiarlo a colazione o da preparare al mattino per la giornata. Tempo di infusione 4 ore. Ricordate di consumarlo nell’arco di qualche ora perché il tè è “vivo”, può provocare mal di pancia. Andate in erboristeria e sperimentate.
Le serie
La7: Chernobyl (2019)
Amazon prime video: Little fires everywhere (2020)
https://www.youtube.com/watch?v=JWGkX8ClhBI&t=17s
La canzone
Summer’s song dei Villagers (2019)