Categorie
Le mie letture

#Fingerbook – Pollo alle prugne di Marjane Satrapi

Serviamo Pollo alle prugne! Il Fingerbook di oggi si accorda nel titolo del libro e della ricetta di A tutto pepe. Si parla di fumetti e Medio Oriente con l’opera di Marjane Satrapi edito da Sperling & Kupfer.

Non vi aspettate un libro di ricette o qualcosa di simile perché Pollo alle prugne è un piatto che si farà assaporare il comico e il tragico, la bellezza e la malinconia. È una storia magica di un amore perduto, doloroso quanto l’eclissarsi di una società, quella iraniana. Questo fumetto è liberamente ispirato ad una storia familiare tanto da trovare nelle pagine un cammeo della stessa autrice.
A cavallo tra racconto, più sottilmente politica e memoria rispetto a Persepolis, la vicenda sentimentale di Nasser ha un ruolo maggiore rispetto alla Storia iraniana che, tuttavia, trova riferimenti significativi in tutta la narrazione.

Una trama non complessa, articolata però da digressioni ed ellissi, flash back e proiezioni future che arricchiscono e definiscono meglio i personaggi. Una graphic novel che passa da una stile più esplicito a uno più simbolico e ne sono esempio il delirio del protagonista, così come i cittadini di Teheran ridotte a delle sagome con il cambiamento della situazione politica.
Le vignette della Satrapi, bianche e nere, non hanno toni grigi, i profili netti non conoscono ombre.
Nasser è un grande musicista di tar, uno strumento a corda simile al violino ed è alla ricerca di uno nuovo per sostituire quello rotto dalla moglie. È anche tormento dall’incontro con una donna che non l’ha riconosciuto.
Finalemente, acquista un tar che potrebbe fare al suo caso. Nasser si prepara come per recarsi ad un appuntamento importante: va dal barbiere, indossa i suoi abiti migliori, attende che i suoi familiari lascino casa per dedicarsi completamente alla musica. Inizia a strimpellare qualche nota, ma non trova i suoni del vecchio strumento. Nessun nuovo tar gli procurerà più il piacere di suonare e così Nasser decide di morire. Meditando modi diversi di mettere fine alla propria agonia, attende la morte a letto.
Nashad, fratello minore, cerca di convincerlo a uscire di casa anche solo per vedere l’ultimo film di Sophia Loren. E nemmeno il suo piatto preferito, il pollo alle prugne, riusce a riconciliarlo con sua moglie. «Una specialità di sua madre: pollo, prugne, cipolline sott’olio, pomodori, curcuma, zafferano, servito con riso», tanti profumi e ricordi.
Piano piano si ricompone tutto il puzzle della sua vita: la giovinezza, gli studi di musica, l’incontro con Irâne e le sue melodie svanite. E sopratutto un matrimonio di ripiego, un rapporto pieno di risentimento: «l’amore verrà con il tempo», dice la madre di Nasser nel convincerlo a sposare Nahid, innamorata dall’infanzia di lui, un amore così grande da soffocarlo e da non comprendere la sua arte.
Nasser è un uomo insicuro tanto da mettere al primo posto le ragioni familiari e tanto da influenzare la sua carriera artistica: la sua musica non produrrà più alcuna melodia meravigliosa quando il passato deludendolo: perdendo la sua ispirazione, si perde anche quel mondo antico.
La Teheran del 1958 è una città culturalmente ricca, costellata di caffè eleganti ed edifici antichi. Un velo di nostalgia pervade il racconto fin dalle prime pagine, un chiaro omaggio ad un tempo che fu ed a un Paese che non è riuscito a trovare il giusto compresso tra modernità e tradizione.
Siete già sazi di questo piatto meraviglioso?

 

Titolo: Pollo alle prugne
Autore: Marjane Satrapi
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 96
Anno di pubblicazione: 2009
EAN: 978882004787
Prezzo di copertina: € 15,00