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L’alfabeto delle spezie di Anita Nair

L’alfabeto delle spezie di Anita Nair (Guanda) ha una trama semplice, da leggere in una manciata di ore. Il finale è prevedibile, ciò non toglie di lasciarsi avvolgere dall’esotico suono degli ingredienti della cucina indiana e, infine, di testare le ricette che chiudono il volume.

Il racconto ha due voci, quella di Komathi, l’anziana cuoca e quella di un narratore esterno, secondo due punti di vista differenti che si fondendosi in una: Komathi, con apparente distacco, è spettatrice coinvolta in tutte le vicende fin dai tempi in cui ha messo piede nella casa dei suoi datori lavoro.
Quando questa storia è al suo primo atto, Komathi è alla prese con una speciale lezione di lingua, imparare l’alfabeto inglese: «non devi fare altro che abbinare le lettere dell’alfabeto a nomi di verdura, condimenti o pietanze. In questo modo non te ne dimenticherai più», le suggerisce suo nipote. È un pretesto per seguire la vicenda di Lena, KK e Shola Pani tra le quattro mura domestiche.
Preoccupata del rapido corso degli eventi con l’arrivo di un uomo sconosciuto, tenta di mettere in guardia Lena dalle conseguenze dei suoi comportamenti e dalla possibile delusione.
Lena non crede nell’amore, quindi il suo è un matrimonio felice con KK, un efficace antidoto contro la burrascosa vita coniugale che aveva dilaniato i suoi genitori. Ha preferito la rassicurante ragnatela della monotonia all’agitazione dei sentimenti.
Vivono lontani dai grandi centri abitati, vicino ad una bellissima piantagione di tè, sono benestanti, hanno un piccolo cottage che affittano a turisti o in cerca di silenzio come Shola Pani, famoso attore bollywoodiano, giunto fin lì per prendersi una lunga pausa dal suo lavoro. Tra la donna e l’uomo nasce subito l’amore che non è solo attrazione: lo scompiglio dell’incontro sancisce un nuovo inizio. Persino il marito non si accorge dei cambiamenti in atto: «io per te sono solo un’abitudine, KK?».
Come vi dicevo, la conclusione è già scritta. La nota interessante di questo libro è il ruolo predominante che il cibo ha, indicando un percorso conoscitivo e narrativo per aprire a significati più alti, sensuali. Cumino, trigonella, peperoncino, rabarbaro, cumino, yogurt, caffè mescolati insieme danno vita a piatti succulenti ma decifrano e amplificano, come una pozione magica, le conseguenze dei comportamenti umani.
Quella di Komathi e di tutta l’India è una cucina dei sapori dimenticati, riaffiorando nella mente di Shola Pani, quasi avesse rimosso le sue origini per dare vita ad un’identità priva di calore: attraverso Lena e le spezie può riappropriarsene.
Questo è un alfabeto dei sensi più nascosti, al tempo stesso più sensibili, delle occasioni mancate in un passato che riecheggia di dubbi. E per la prima volta Lena non si sottrae al richiamo della felicità.

 

Titolo: L’alfabeto delle spezie
Autore: Anita Nair
Editore: Guanda
Traduttore: Francesca Diano
Pagine: 178
Anno di pubblicazione: 2015
EAN: 9788823511255
Prezzo di copertina/ebook: 15,00 – € 8,99