L’universo è lo specchio in cui possiamo contemplare solo ciò che abbiamo imparato a conoscere in noi.
Palomar ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, preferisce meditare sugli oggetti che lo circondano. Preferisce partire da lì. Ha capito che la conoscenza del tutto, dell’universo compresi gli uomini, è possibile solo attraverso e dopo un’attenta conoscenza di se stessi. Così si chiarisce in chiusura di L’universo come specchio.