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Comodini – Il lunedì dei libri

Una cosa che apprezzo di Federica è la selettività delle sue letture, un appuntamento di inizio settimana per rendere gentile il rientro alla routine, tant’è che il suo blog si chiama Il lunedì dei libri. Dicevo la selettività. I libri seguono i suoi interessi e il suo animo pacato,  belle proposte per venire fuori dal mare magnum delle pubblicazioni. Insomma Federica legge bene.

Eccoci qui, oggi a sbirciare la tua casa di libri: Italo Calvino ed Elsa Morante non mi aspettavo di trovarli sul suo comodino.

 

Le imprese più ardite vanno vissute con l’animo più semplice.
Il barone rampante, Italo Calvino

 

La casa in cui vivo è piccola e piena di libri. Nella camera da letto lo spazio ai lati del letto, appunto, o sopra, sotto, in qualsiasi punto fosse possibile incastrare, adagiare, ricavare due comodini pare non sia contemplabile. Quindi al momento la mia vita è sprovvista di comodini. Soffro forse nella mancanza di questo tavolinetto? Poco male, perché per fortuna finisce che tendo a crearmene di immaginari, appigli che vegliano sul sonno e sui momenti no, piccole guide sentimentali che lì le metti e lì rimangono.
Per buona parte della mia infanzia e adolescenza, un comodino ce l’ho avuto ed era anche bello pieno di letture in corso, libri non ancora letti e desideri. Col tempo è sparito, ma non è detto che non possa ritornare. Ora, in quello spazio solo mio e ideale che qui per interno storie chiameremo com’è giusto che sia Comodini, mi sto impegnando a impilare qualche (almeno una, dai) certezza. Qualcosa che sia destinato a rimanere. Che sia sul lungo periodo o più breve non importa.
A questo punto, non posso fare a meno di scomodare i miei classici, vale a dire due degli autori del Novecento italiano che sono per me particolarmente importanti: Italo Calvino ed Elsa Morante. Di tutto quello che hanno scritto, delle loro storie così magiche e così reali, ho letto, ho letto molto, ma non tutto. Di tempo per recuperare ce n’è sempre, così mi ritrovo in casa, sul comodino delle certezze che non c’è e per fortuna è più reale di qualsiasi altra cosa.
Entrambi autori di casa Einaudi, Calvino e Morante esercitano su di me una fascinazione che ad altri appartiene. Farei prima a dire cosa non ho letto della loro produzione letteraria, ma volendo parlare di libri e di oggetti legati alla lettura voglio dirvi che per entrambi mi è stato regalato un Meridiano Mondadori, una cosa preziosa, che io ho troppa paura di rovinare e ho sofferto molto anche solo a doverlo togliere dal cellophane. La letteratura, si sa, non è e non deve essere un soprammobile e va vissuta e io voglio far sì che le storie di Italo Calvino ed Elsa Morante che non ho ancora letto si trasformino in certezze per la mia vita, quindi penso proprio che mi darò una mossa.
Sul mio comodino ideale, quello che negli anni dai desideri mi sta spingendo verso le certezze, posso mostrarvi anche un classico che ancora non avuto modo e tempo di leggere, che è Avviso ai naviganti di Annie Proulx (minimum fax), a dimostrazione che si può finire dolce vittima dell’accumulo anche quando il comodino in carne e ossa non c’è.