Con i libri di Valeria Parrella, almeno fino a questo momento, non ho avuto un buon rapporto. Ho letto ai tempi dell’università (oddio, quanto tempo!) Mosca più balena e non mi era piaciuto, forse perché ci trovavo una certa distanza di mondi, quello dei racconti e quello della scrittrice. Poi, è stata la volta dello Spazio bianco e il mio giudizio era migliorato, ma non era riuscita a conquistarsi un po’ di credibilità. Ho saltato tutto quello che ci stava in mezzo e sono giunta a Tempo di imparare con reticenza e paradossale curiosità. Perché non volevo farmi illusioni.
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Il fondamentalista riluttante di Mohsin Hamid è un’intelligente riflessione sul clima di tensione venutosi a creare dopo l’11 settembre. Qui non troverete accuse nei confronti dell’uno o dell’altro blocco, lavaggi di cervello o cose simili, ma tutto troverete tutto lo smarrimento di un ventenne all’indomani degli attentati.