31 dicembre cala la serranda dell’anno, fuori l’aria frizzante dell’inverno, l’euforia delle luci e dei brindisi. Tra le bollicine le speranze per i prossimi 365 giorni.
Sono sempre restia a fare bilanci, a meno che non incidano con gravità sulla mia vita, perché proprio non comprendo il senso di ulteriore frustrazione. Alle promesse ci credo. In passato sono riuscita a manternerle, tranne in un momento di crollo emotivo che mi ha attanagliata qualche mese fa. In questo caso sono venuta meno alle mie parole, a mia discolpa dico che ho fatto un buon lavoro su me stessa. Dimentico quei minuti.
Se poi ci sono piccole felicità è bene assaporarle. Posso scrivere sul quaderno del 2018: