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Fuori dai libri Le mie letture

Playlist di novembre, luce che si scioglie

Una mattina di qualche settimana fa mi sono fermata per scattare una foto, niente di eccezionale: un angolo di parco vicino casa, qualche panchina e un tappetto di foglie, intorno gli alberi con le poche rimaste sui rami.

Filtrava attraverso una luce limpida, diretta, tagliente quasi da primo pomeriggio. Per giorni è stato così, un’immagine rarefatta di un momento che allontana le delusioni. Tutto novembre è quella luce, di occhi scuri, quadri che sciolgono sentimenti, risate esagerate e un ginkgo fiammeggiante che scorgo dalla finestra.

Caro novembre, sei stato generoso.

I libri

La pietra del gigante non racconta nulla di nuovo, eppure ti mette di fronte alla realtà più spietata. La raccolta di racconti è di di Andri Snær Magnason (trad. di Silvia Cosimini, Iperborea), il quale si interroga sul consumismo, il capitalismo e i tanti paletti che gli uomini si sono imposti per raggiungere certi obiettivi, persino a scapito del prossimo, in particolare uno status sociale elevato. Li ambienta in Islanda, ma potrebbero materializzarsi in qualsiasi altro luogo tanto sono universali alcuni valori e debolezze: tra i ghiacciai, i quartieri gentrificati, durante un’inaugurazione si consuma il lato orrendo della vita.

Chi racconta mette in discussione questo sistema, si sente scisso, contraddittorio; la crisi economica e sociale è in qualche modo legata a quelle personale e affettiva. Tornano in costante rotazione si sviscerano scelte, delusioni, possibilità. Andri Snær Magnason non fa che riproporre un perfetto ritratto dei nostri tempi. Quanto siamo compromessi con le dinamiche più spietate del capitalismo? E quanto siamo capaci di valutare il nostro impatto nel mondo? Quanto siamo in grado di salvare le relazioni?

Il tempo è uno degli argomenti principe dei suoi libri, già presente nei suoi precedenti, intersecandosi con la fiaba e con i dati esatti: in fondo esiste una speranza.

Forse per ironia della sorte, quando il mondo alla fine è crollato davvero non è stato per una bomba o un virus, ma per una parola, e principalmente per causa mia.

Per questo sono venuto qui: voglio trovare la Parola. E da questa Parola voglio creare un mondo nuovo.

Dormi, amore mio mi ha colpita e affondata.

Nel frattempo mi sposto su tre letture diversissime: È una donna che vi parla questa sera di Alba de Céspedes (Mondadori), Le strade del tè di Lucie Azema (Tlon Edizioni) e La porta delle stelle di Ingvild Rishøi (Iperborea). Con il primo mi prenderò i miei tempi, gli altri due mi accompagneranno ancora per un lasso di tempo breve.

Le curiosità

Fuori dalla nostra galassia

Mappe di film

Ecologica

I capi di lana e con un’altissima percentuale, per poter essere preservati nel tempo, andrebbero lavati meno spesso di quanto immaginiamo. Se si lasciano stesi all’aria aperta perdono totalmente gli odori proprio perché sono costituiti da fibre naturali. Provare per credere.

Il film

La grande ambizione di Andrea Segre (2024)