Ha piovuto finalmente, dopo ben tre mesi di siccità se escludiamo la sporadica nevicata invernale. Aprile è un mese che ti costringe a uscire con l’ombrello. E quest’anno non ho storto il naso nemmeno una volta neanche durante il ponte, tra festività e vacanze calcolate, più lungo della storia: il prossimo sarà tra cent’anni, come i passaggi delle comete.
Ordine nel mondo, ma subito si piomba nel disordine.
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Non considero settembre come il mese dei bilanci o dei nuovi inizi, mi spaventano di più giugno, nonostante l’estate alle porte ti costringe a fare un primo giro di boa, gennaio perché l’1 è divisibile solo per sé stesso. A settembre si riprendono le attività lasciate in sospeso, per rendere allegro il rientro dal mare compriamo gli evidenziatori colorati: sarà un modo per reagire alle temperature in calo, alla scarsità di luce.