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Le mie letture

Playlist di settembre, senza inventario

Non considero settembre come il mese dei bilanci o dei nuovi inizi, mi spaventano di più giugno, nonostante l’estate alle porte ti costringe a fare un primo giro di boa, gennaio perché l’1 è divisibile solo per sé stesso. A settembre si riprendono le attività lasciate in sospeso, per rendere allegro il rientro dal mare compriamo gli evidenziatori colorati: sarà un modo per reagire alle temperature in calo, alla scarsità di luce.

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Le mie letture

Grande come l’universo di Jón Kalman Stefánsson

Si sorvola l’Islanda, quella di Jón Kalman Stefánsson, gelida ma consistente e si atterra nella remota Keflavík, che si illude di sostenersi con la presenza dell’esercito americano. Siamo ancora qui a parlare di Ari: con Grande come l’universo si scava in profondità, per riportare alla luce le radici del suo albero genealogico.
Quest’ultimo libro, che chiude la saga, accentua ancor di più le fattezze di romanzo corale e familiare dove le voci dei protagonisti si fanno distinte e vibranti.

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Le mie letture

I pesci non hanno gambe di Jón Kalman Stefánsson

Probabilmente non diciamo mai tutta la verità. A volte per niente, tacciamo sempre qualcosa; per rendere la vita più gestibile, per evitare l’infelicità. Ma forse più spesso per illuderci, per farci più belli, forse più spesso ancora per codardia. Trasformiamo il silenzio in menzogna, lo trasformiamo in tradimento. Raramente diciamo la verità e per questo non siamo mai onesti. È perché non osiamo affrontare noi stessi, il mondo come l’abbiamo creato? Allora la vita dell’uomo è solo una fuga e un’illusione?