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Playlist di gennaio, questione di tempo

Francamente non avevo previsto di scrivere questa introduzione, piuttosto qualcosa di più spensierato o l’ennesima lamentela su quanto odi gennaio. Mentre tento di mettere insieme due parole di senso compiuto, ripenso a quanto è accaduto lunedì mattina, per il turbamento che mi ha suscitato una brutta notizia.

Cerco di ricordarmi ancora una volta dell’imprevedibilità della vita, di non rimandare le cose, soprattutto di avere cura delle relazioni (ne ho accennato a ottobre). Sì, insomma, di non tergiversare pensando all’occasione giusta che non avverrà mai, di dichiarare tutti i pensieri belli, essere disponibili all’ascolto, non rimandare un incontro solo per noia.

Ripeto: il tempo ci infila un punto senza che poi noi possiamo farci nulla.

E non è un caso che in copertina appaiono Jules, Jim e Catherine.

I libri

Fin da dicembre avevo deciso che avrei iniziato l’anno con un saggio, anzi che il 2025 sarebbe stato dei saggi e della letteratura di viaggio, perché nell’ultimo semestre mi ha un po’ annoiata. Forse per scelte poco oculate o alla stanchezza più in generale.

Ho letto Corpo, umano di Vittorio Lingiardi (Einaudi) è un percorso attraverso tutti gli organi, per restituircelo poi nella sua interezza.

Superato lo scoglio della premessa, che per me ha significato entrare in confidenza con un linguaggio a tratti accademico, ci si inoltra in brevi capitoli che aprono a un infinite strade.

Il corpo non è eclusiva prerogativa della medicina e salute, della scienza più genericamente, Lingiardi ragiona su quanto sia forte il legame con la quotidianità, l’arte, la letteratura, il cinema e l’arte: è materia e simbolo.

Non ho ancora terminato Tra i boschi e l’acqua di Patrick Leigh Fermor (trad. di A. Bottini e J. M. Colucci, Adelphi). Mi sono accorta di possedere solo il secondo volume di tre – Tempo di regali e La strada interrotta -, di un lungo resoconto che porterà l’autore dall’Olanda a Costantinopoli. Fermor parte a 19 anni, nel 1934, attraversando tutta l’Europa centrale, in questo caso dalla Grande pianura ungherese fino ai Carpazi. La sua scrittura è densa di aneddoti, pagine dedicate di antropologia e di storia.

Le curiosità

Esistono dall’epoca vittoriana le tazze da baffi. A Lodi hanno allestito una mostra che si è conclusa però domenica 26 gennaio

La Groenlandia non vorrebbe essere trivellata

Il film

Le vele scarlatte di Pietro Marcello (2022)