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Le mie letture

Playlist di maggio, gelsomini e occhiali

Ho percepito maggio, nelle rare parentesi di sole e primavera, quando ho sentito il profumo del rincospermo, o più conosciuto come finto gelsomino. Perché il profumo arriva di accorgersi della fioritura, dei giardini traboccanti di bianco. E io che ho problemi di vista, mi accorgo che per fortuna ho un buon olfatto.

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Le mie letture

Playlist di dicembre, l’anno è di 11 mesi

Alla fine di novembre, precisamente il 30, mi capita di leggere su Instagram un post del «New York Times» sui libri migliori dell’anno. Dopo un paio di giorni altri quotidiani statunitensi pubblicano la loro classifica. E ancora Spotify con il wrapped. Rifletto, chiedo spiegazioni, pur sapendo già le risposte di questa sempre più necessità di accorciare i tempi, dicembre è cancellato, risucchiato dall’ansia dei bilanci. Come se non fosse possibile leggere un capolavoro nell’arco di venti giorni, come se non si ascoltasse più musica, come se il mondo si fermasse nell’attesa imminente del nuovo anno. Non c’è nulla di male, ma essere così definitivi ci rende vulnerabili e marionette.