Avevo bisogno di tornare a casa, in senso più fisico che metaforico. I viaggi lunghi ti danno la certezza dello spostamento, soprattutto se in treno o in auto.
Ho immaginato giugno così, distesa su un prato a sonnecchiare, invece il caldo insopportabile (è un problema sempre più gigante) e gli impegni l’hanno fatto restare un sogno.